Numero di pubblica utilità 1522 e Rete Nazionale Antiviolenza

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raffa:>
view post Posted on 22/5/2013, 16:06     +1   -1




Numero di pubblica utilità 1522 e Rete Nazionale Antiviolenza

antiviolenza_donna_dx
http://www.pariopportunita.gov.it/index.ph...iviolenza-donna
Dal 2006 il Dipartimento per le Pari Opportunità ha sviluppato, mediante l’attivazione del numero di pubblica utilità 1522, un'ampia azione di sistema per l'emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne.

Nato e pensato come servizio pubblico nell'intento esclusivo di fornire ascolto e sostegno alle donne vittime di violenza, ha nel 2009, con l’entrata in vigore della L.38/2009 in tema di atti persecutori, iniziato un’azione di sostegno anche nei confronti delle vittime di stalking.
Il numero è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno ed è accessibile dall'intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un'accoglienza disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo, russo e arabo. Le operatrici telefoniche dedicate al servizio forniscono una prima risposta ai bisogni delle vittime di violenza di genere e stalking, offrendo informazioni utili e un orientamento verso i servizi socio-sanitari pubblici e privati attivi a livello locale. Lo stile relazionale e comunicativo intrattenuto con le vittime che si rivolgono al 1522 rientra sempre in un quadro di accoglienza partecipata e competente. Il servizio mediante l'approccio telefonico sostiene l'emersione della domanda di aiuto, consentendo un avvicinamento graduale ai servizi da parte delle vittime con l'assoluta garanzia dell'anonimato. Dal 2010, i casi di violenza che rivestono carattere di emergenza vengono accolti con una specifica procedura tecnico-operativa condivisa con le forze dell’ordine.

Il servizio telefonico 1522 rappresenta lo snodo operativo delle attività di contrasto alla violenza di genere e stalking. Ponendosi alla base della metodologia del lavoro "di rete", assume il ruolo di strumento tecnico operativo di supporto alla Rete Nazionale Antiviolenza. La rete è pensata soprattutto per recepire e diffondere a livello nazionale le azioni realizzate dalle reti antiviolenza a livello locale, chiamate a contrastare il fenomeno della violenza di genere, garantendone, al contempo, i necessari raccordi tra le Amministrazioni Centrali competenti nel campo giudiziario, sociale, sanitario, della sicurezza e dell'ordine pubblico.
I "nodi" della Rete Nazionale Antiviolenza sono gli Ambiti Territoriali di Rete. Si tratta di aree territoriali, Comuni, province o Regioni, con le quali il Dipartimento per le pari opportunità stipula un Protocollo d'intesa al fine di promuovere azioni di sensibilizzazione e contrasto alla violenza di genere, di promuovere la costituzione o il rafforzamento di reti locali atte a contrastare gli episodi di violenza di genere e stalking, di facilitare l'integrazione del servizio nazionale 1522 con le strutture socio-sanitarie presenti in ambito territoriale e, infine, di realizzare seminari tematici pubblici sul tema della violenza di genere.

In tali territori è attivo un dispositivo di accesso diretto ai servizi locali veicolato dal servizio di accoglienza telefonica 1522 (si tratta di un trasferimento diretto di chiamata, dal call center al centro antiviolenza attivo negli orari prestabiliti di apertura al pubblico).
Attualmente gli Ambiti Territoriali di Rete sono le città di Bologna, Palermo, Napoli, Venezia, Pescara, Prato, Cosenza, Isernia, Trieste, Ravenna, Nuoro, Potenza, Aosta, Torino, Latina, Agrigento, Reggio Emilia, Faenza, le Province di Genova, Ancona, Bari, Catania, Caserta, Crotone, Teramo, Pesaro-Urbino e la Provincia Autonoma di Bolzano.
Tra le azioni del Dipartimento è previsto l’ampliamento ed il potenziamento della Rete Nazionale Antiviolenza con l’adesione delle Regioni quale organismo di snodo al fine di realizzare una migliore sinergia del sistema dei servizi di contrasto alla violenza di genere e stalking sui territori locali.

Obiettivo del Dipartimento è quello di incentivare lo sviluppo della Rete Nazionale Antiviolenza e accrescere, sul territorio nazionale, il numero dei servizi a sostegno delle vittime. Perchè le attività promosse dal Dipartimento siano più capillari e radicate sul territorio è possibile per gli Enti territoriali e i servizi socio-sanitari pubblici e privati prenderne parteattraverso due distinte procedure di accesso standardizzate.

Per richiedere chiarimenti e informazioni si può inviare un'email a: [email protected]

 
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stefy76
view post Posted on 22/5/2013, 20:25     +1   -1




grandeeeeee ci vogliono anche iniziative sociali con centri pronti ad accogliere e ad ascoltare e a consigliare
 
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raffa:>
view post Posted on 29/5/2013, 06:34     +1   -1





FEMMINICIDIO, UN PASSO AVANTI: OK DELLA
CAMERA SULLA CONVENZIONE DI INSTANBUL


Martedì 28 Maggio 2013
La Camera ha dato il via libera unanime alla ratifica della Convenzione del Consiglio d'Europa su "prevenzione e lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica", siglata a Istanbul l'11 maggio 2011. I sì sono stati 545.
ROMA - Una decisione importante, in linea per ora teorica, nel giorno dei funerali di Fabiana Luzzi uccisa a sedici anni a Corigliano Calabro. Il ddl di ratifica passa ora al Senato per l'approvazione definitiva.

Si tratta del primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro giuridico completo per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza.

La Convenzione prevede il contrasto ad ogni forma di violenza, fisica e psicologica sulle donne, dallo stupro allo stalking, dai matrimoni forzati alle mutilazioni genitali e l'impegno a tutti i livelli sulla prevenzione, eliminando ogni forma di discriminazione e promuovendo "la concreta parità tra i sessi, rafforzando l'autonomia e l'autodeterminazione delle donne". La Convenzione è stata approvata dal Comitato dei ministri dell'Ue il 7 aprile 2011 e firmata dall'Italia dall'allora ministro Elsa Fornero nel settembre scorso a Strasburgo.

Si tratta di 81 articoli. In premessa si sottolinea che "il raggiungimento dell'uguaglianza di genere de jure e de facto è un elemento chiave per prevenire la violenza contro le donne" e che "la violenza contro le donne è una manifestazione dei rapporti di forza storicamente diseguali tra i sessi, che hanno portato alla dominazione sulle donne e alla discriminazione nei loro confronti da parte degli uomini e impedito la loro piena emancipazione". Ancora in premessa viene riconosciuta "la natura strutturale della violenza contro le donne, in quanto basata sul genere", e che "la violenza contro le donne è uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini".

Obiettivi. Tra gli obiettivi del Trattato c'è anche quello di predisporre "un quadro globale di politiche e misure di protezione e di assistenza a favore di tutte le vittime di violenza contro le donne e di violenza domestica". Di "promuovere la cooperazione internazionale". Di "sostenere e assistere le organizzazioni e autorità incaricate dell'applicazione della legge in modo che possano collaborare efficacemente".

Con l'espressione 'violenza nei confronti delle donne' si intende identificare "una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne", che comprende "tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata".

La Convenzione prevede che gli Stati firmatari istituiscano "uno o più organismi ufficiali responsabili del coordinamento, dell'attuazione, del monitoraggio e della valutazione delle politiche e delle misure destinate a prevenire e contrastare ogni forma di violenza". Importante è anche lo sforzo da compiere per "promuovere i cambiamenti nei comportamenti socioculturali delle donne e degli uomini, al fine di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata sull'idea dell'inferiorità della donna o su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini". Un obiettivo da raggiungere coinvolgendo sia il settore pubblico che privato, i media, le scuole.

20130528_femminicidio
 
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Rosa61
view post Posted on 29/5/2013, 07:21     +1   -1




non se ne può più di queste assurde e orribili violenze... chiediamo l'ergastolo x chi uccide e massacra le donne.....a patto che poi buttino vie le chiavi!
 
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raffa:>
view post Posted on 30/5/2013, 06:06     +1   -1




CITAZIONE (Rosa61 @ 29/5/2013, 08:21) 
non se ne può più di queste assurde e orribili violenze... chiediamo l'ergastolo x chi uccide e massacra le donne.....a patto che poi buttino vie le chiavi!

hai ragione
 
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4 replies since 22/5/2013, 16:06   112 views
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