GIUGNO 2011

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affar
view post Posted on 11/6/2011, 14:46     +1   -1




Richard Strauss
Il suono dei poemi
11 giugno 1864 Gemelli 8 settembre 1949
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Il compositore tedesco Richard Georg Strauss nasce a Monaco di Baviera il giorno 11 giugno 1864. Il padre Franz è primo corno nell'orchestra di Corte di Monaco, mentre la madre Josephine appartiene ad una delle famiglie più ricche della città, i Pschorr, famosi per la loro lunga storia di birrai.
Grazie al padre il giovane Strauss si appassiona alla musica e inizia a comporre già all'età di sette anni.

In seguito riceve lezioni di composizione dal maestro Friedrich Wilhelm Meyer. Sotto la sua guida nascono i primi brani per concerti, una grande sonata, un quartetto d'archi, due sinfonie e una serenata per fiati. Nel 1882 Strauss inizia i suoi studi universitari a Monaco, ma presto abbandona. Nel 1883 viaggia per il paese stringendo contatti con Hans von Bülow, direttore della Meininger Hofkapelle. Due anni più tardi Bülow assume Strauss come maestro di cappella del Meininger Hof, dove Richard conosce Johannes Brahms. Bülow poco tempo dopo lascia l'incarico; sarà Strauss il suo successore fino alla fine della stagione 1885/1886.

Fino a questo momento Strauss aveva composto secondo uno stile assimilabile a quelli di Brahms o Schumann; dopo l'incontro con Alexander Ritter, violinista e marito di una nipote di Richard Wagner, il suo orientamento musicale cambia. Ritter convince Strauss a rivolgere la sua attenzione alla musica di Wagner, non prima però di essersi esercitato nello stile wagneriano attraverso i poemi sinfonici di Franz Liszt.
Il nuovo stile compositivo si avverte già nella fantasia per orchestra in quattro movimenti "Aus Italien"; diviene poi evidente nelle successive opere per orchestra, composte da un solo movimento, chiamate da Strauss "Tondichtungen" (normalmente tradotto con "Poemi Sinfonici", anche se il termine più vicino sarebbe "poemi in suono").

Dopo alcune irrequietezze iniziali, Strauss trova il suo stile inconfondibile con "Don Juan" (1888-1889) e con "Tod und Verklärung" (1888-1890), lavori lo rapidamente lo rendono celebre. Alcuni anni più tardi seguirà una seconda serie di poemi sinfonici, fra cui "Also sprach Zarathustra" (1896), tema reso celeberrimo dal film "2001: Odissea nello spazio" (1968, Stanley Kubrick).

Già nel 1887 Strauss iniziava il lavoro di "Guntram", la sua prima opera completata nel 1894 e comunque poco rappresentata. "Feuersnot" (1901) avrà un maggior successo. Il grande trionfo e la fama internazionale arrivano con le due opere "Salomé" ed "Elektra", eseguite per la prima volta a Dresda nel 1909.

Fino al 1930 Strauss scrive numerose opere, tuttavia si riscontra un certo appiattimento dello stile; la sua grande opera "Die Frau ohne Schatten" marca in qualche modo la fine di una fase drammatica e sperimentale nella sua produzione. Negli anni successivi nascono lavori, come "Capriccio" e "Daphne", di costruzione meno sofisticata caratterizzati da uno stile più classicistico.

Il ruolo di Strauss nell'epoca del Nazismo rimane controverso: alcune opinioni riportano la totale estraneità di Strauss dal regime; altri sollevano l'obiezione in quanto Strauss presiede la Camera musicale del Reich dal 1933 al 1935. Molte voci biografiche riportano che i nipoti di Strauss avrebbero avuto discendenze ebree, e che questo fatto abbia trattenuto il compositore dallo schierarsi apertamente. Secondo altre supposizioni Strauss avrebbe sfruttato la sua eminente carica per proteggere propri amici e colleghi ebrei.

Nel 1948 Strauss completa la sua opera vocale più nota, "Vier letzte Lieder", opera per voce femminile e orchestra (inizialmente per pianoforte) rappresentata nel 1950, dopo la sua morte. Tra le ultime composizioni dell'artista ricordiamo "Besinnung", su testo di Hermann Hesse, incompleta. La sua ultima completa composizione sarà "Malven", la cui partitura verrà scoperta postuma nel 1982.

Richard Strauss si spegne il giorno 8 settembre 1949 a Garmisch-Partenkirchen.


 
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stefy76
view post Posted on 12/6/2011, 09:11     +1   -1




la chiesa ricorda

S. ONOFRIO anacoreta

B. Guido conf.
S. Leone III papa
S. Placido ab.
S. Olimpio vesc.



detto del giorno

"A giugno, abbi cura dei campi e della mietitura"


nomee

Olimpia
Etimologia: Nome di chiara ispirazione classica, deriva dal greco "Olympia", città omonima sede delle Olimpiadi. Entrato in uso presso i latini, ebbe una discreta diffusione anche tra i cristiani, a dispetto della forte impronta pagana, come attestano i numerosi Santi e Sante presenti nel Martirologio.
Carattere: é onesta e leale. E' anche intransigente e grande lavoratrice, a causa di un forte senso del "dover essere" che lo porta a dimenticarsi il divertimento e le piccole gioie. Per timori che le storie finiscano e che il suo orgoglio possa essere ferito, può anche rinunciare ad iniziarle. Ama l'uomo intraprendente. Con gli altri dice a viso aperto quanto pensa, e per questo a volte può sembrare aggressiva.
Numero fortunato: 3


per i nati in questo giorno

Le tue idee sono originali, le scelte innovative e le tue giornate si svolgono all'insegna dell'indipendenza. Può darsi che questo ti provochi qualche problema, sia nel lavoro che negli affetti, ma hai in te la forza per affrontare e superare le prove che la vita porrà sul tuo cammino.


accadde...
"Il 1984 è un anno d'oro per il campione Francesco Moser: dopo il record dell'ora e la Milano-San Remo, oggi si aggiudica anche il 67° Giro d'Italia, il primo della sua carriera, rovesciando il pronostico della vigilia."


personaggi nati
Sandro Penna - 1906
George Bush - 1924
Anna Frank - 1929
Silvia Costa - 1949


invenzioni
Lavoro
Il petto di una prosperosa paziente ed il pudore di un medico sono all'origine dell'invenzione dello stetoscopio. Il medico in questione è bretone, si chiama René-Theophile Laennec e lavora all'ospedale Necker di Parigi. Dovendo auscultare il petto di una bella donna, per non farla spogliare, le appoggia sul seno un tubicino di legno, in grado di amplificare il battito cardiaco. Seguono due anni di ricerche in cui Laennec sconvolge con questo strumento, non solo la diagnostica cardiologica, ma anche quella respiratoria, riuscendo ad individuare con lo stetoscopio varie malattie, dalle aritmie cardiache all'enfisema polmonare. Il 13 giugno 1818 dà finalmente l'annuncio della sua invenzione e ne presenta i risultati.

 
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^titti^
view post Posted on 12/6/2011, 09:58     +1   -1




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affar
view post Posted on 13/6/2011, 06:32     +1   -1




Anna Frank
Un raggio di luce nel buio

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Anneliese Marie Frank, chiamata da tutti Anna, nacque a Francoforte sul Meno (Germania) il 12 giugno 1929. Il padre Otto Frank, proveniva da una famiglia molto agiata ed ebbe un'educazione di prim'ordine. Purtroppo gran parte del patrimonio familiare andò perduto, a causa dell'inflazione, durante la prima guerra mondiale, in cui combatté valorosamente. In seguito alle leggi razziali emanate da Hitler, nel 1933 la famiglia Frank si trasferì ad Amsterdam. Qui, il padre di Anna trovò lavoro come dirigente in un'importante azienda grazie al cognato. Anna è una ragazza vivace, arguta ed estroversa.

La situazione comincia a precipitare già a partire dal maggio del 1940. I nazisti invadono l'Olanda e, per gli ebrei, iniziarono tempi assai amari. Fra le tante vessazioni, sono costretti a cucire sugli abiti la stella giudaica, oltre ad essere privati di tutti i mezzi e beni propri. Anna e la sorella vengono iscritte al Liceo ebraico e, nonostante le restrizioni, continuano a condurre una vita sociale intensa, grazie soprattutto allo sforzo dei genitori, impegnati a non far pesare questo stato di cose. Tuttavia Otto, molto previdente, stava cercando un posto sicuro dove rifugiarsi, poiché numerose famiglie ebree, con il pretesto di essere spedite nei campi di lavoro in Germania, sparivano nel nulla e, sempre più insistenti, correvano voci sulla creazione, da parte dei nazisti, delle "camere a gas".

Nel mese di luglio del 1942 una lettera gettò i Frank nel panico: era una convocazione per Margot, con l'ordine di presentarsi per un lavoro ad "est". Non c'era più tempo da perdere: l'intera famiglia si trasferisce nel "rifugio" trovato da Otto, un appartamento proprio sopra gli uffici della ditta, nella Prinsengracht 263, il cui ingresso era nascosto da uno scaffale girevole, contenente alcuni schedari. A loro si aggiunsero altri rifugiati. Dal 5 luglio 1942 le due famiglie vissero recluse nell'alloggio segreto, senza mai vedere la piena luce del giorno per via dell'oscuramento alle finestre, l'unico pezzetto di cielo poteva essere intravisto dal lucernaio della soffitta, dove tenevano ammucchiati i viveri "a lunga scadenza", come fagioli secchi e patate.

Il diario di Anna è una cronaca preziosissima di quei tragici due anni: una descrizione minuziosa delle vicissitudini di due famiglie costrette a convivere in pochi metri quadrati di spazio, i caratteri degli abitanti, le piccole manie di ognuno, gli scontri, le liti, gli scherzi, i malumori, le risate e, sopra di tutto, il costante terrore di essere scoperti: "...mi sono terribilmente spaventata, ebbi un solo pensiero, che stessero venendo, chi lo sai bene..." (1 ottobre 1942). Del resto le notizie che arrivavano dall'esterno erano spaventose: intere famiglie ebree, fra cui molti amici dei Frank e dei Van Daan, erano state arrestate e deportate nei campi di concentramento, da cui, correva voce, e le notizie ascoltate di nascosto alla BBC ne davano conferma.

Ma come trascorrevano le giornate di questi poveri reclusi? Sempre grazie al diario abbiamo una descrizione minuziosa di come si svolgeva un giornata-tipo. La mattina era uno dei momenti più difficili: dalle 8.30 alle 12.30, bisognava stare fermi e zitti per non far trapelare il minimo rumore al personale estraneo dell'ufficio sottostante, non camminare, bisbigliare solo per stretta necessità, non usare la toilette, ecc. Durante queste ore, con l'aiuto del padre di Anna, uomo colto e preparato, i ragazzi studiavano per non rimanere indietro nelle materie scolastiche. Anna detestava la matematica, la geometria, e l'algebra, mentre adorava la storia e le materie letterarie. Inoltre, seguiva un corso di stenografia per corrispondenza. Aveva poi i suoi interessi personali: la mitologia greca e romana, la storia dell'arte, studiava meticolosamente tutti gli alberi genealogici delle famiglie reali europee e nutriva una passione per il cinema, fino al punto di tappezzare le pareti della sua cameretta di foto delle star.

Intanto nel mondo esterno le notizie erano sempre più tragiche, la polizia nazista, con l'aiuto dei collaborazionisti olandesi, compivano ogni sorta di razzie e di retate: un uomo tornava a casa dal lavoro o una donna dalla spesa e trovavano la casa deserta, ed i familiari scomparsi, i bambini tornavano a casa da scuola e non trovavano più i genitori, la casa sbarrata e rimanevano soli al mondo senza nemmeno sapere il perché, i beni delle persone scomparse, ebrei o loro parenti, erano confiscati dalle autorità tedesche. Anche coloro che aiutavano queste persone disperate, spesso alla forsennata ricerca di un luogo sicuro, ossia un nascondiglio (proprio come avevano fatto i Frank per tempo), correvano gravissimi pericoli, poiché la Gestapo aveva iniziato a praticare la tortura in maniera indiscriminata. L'Olanda versava in uno stato di povertà, procurarsi il necessario per vivere era diventato un'impresa per tutti: ci si arrangiava con la Borsanera. Inoltre i rifugiati, essendo "civilmente scomparsi" non avevano nemmeno diritto ai tagliandi annonari per ricevere i viveri razionati. Si arrangiavano dunque attraverso le conoscenze prebelliche e la distribuzione clandestina. Anna racconta che la dieta dei reclusi era basata su ortaggi (anche marci), fagioli ammuffiti, cavoli, rarissimi pezzetti di carne, e, soprattutto, patate. Pelare le patate occupava gran parte dei pomeriggi dei rifugiati.

Al primo agosto risale l'ultima pagina del diario di Anna, poi più nulla. Venerdì 4 agosto 1944, durante una tranquilla mattina, che sembrava come tutte le altre, la polizia tedesca, guidata da Silberbauer, un collaborazionista olandese, fa irruzione nell'ufficio e nell'alloggio segreto, grazie ad una soffiata: tutti i rifugiati ed i loro soccorritori vengono arrestati. Si salvarono solo Elli Vossen, perché creduta estranea, Miep Gies grazie alle sue origini viennesi, il marito Henk che, in quel momento, era altrove. Fu proprio Miep Gies che si occupò di salvare il salvabile: nel disordine dell'irruzione nell'alloggio segreto tutto era gettato per terra, fu lì che trovò il diario di Anna, lo prese e lo conservò.

L'8 agosto i Frank ed i Van Daan furono trasferiti nel campo di Westerbork, nella regione della Drente (Olanda). Questo, era un campo di smistamento da cui, il 3 settembre 1944, partì l'ultimo convoglio di deportati per il campo di sterminio di Auschwitz (oggi Oswiecim, Polonia). Erano in tutto 1019 persone. Solo 200 chilometri li separavano, in linea d'area, dalle truppe alleate, che avevano occupato Bruxelles. Arrivarono ad Auschwitz il 6 ottobre e, nello stesso giorno, furono mandati nella camera a gas 550 dei nuovi sopraggiunti, fra cui tutti i bambini al di sotto dei quindici anni. Margot ed Anna furono colpite dalla scabbia e ricoverate in un reparto apposito, Edith Frank le seguì per non lasciarle sole. Rimase con loro fino al 28 ottobre, quando le due sorelle furono trasferite a Bergen Belsen (Hannover, Germania).

Edith rimase ad Auschwitz, ove, morì di denutrizione e di dolore il 6 gennaio 1945. Bergen Belsen, non era un campo di sterminio, ma di scambio, non esistevano camere a gas, per cui rimaneva ancora una speranza di salvezza sia per le due sorelle, sia per la signora Van Daan, trasferita insieme a loro. Nel mese di febbraio le Frank furono colpite dal tifo: una delle donne sopravvissute si ricorda di aver visto, in pieno inverno, che Anna, nelle allucinazioni provocate dalla febbre, aveva gettato via tutti i vestiti e si teneva stretta addosso solo una coperta delirando di alcune bestioline che le camminavano addosso, poi mormorava in maniera desolata: "...non ho più la mamma né il papà, non ho più niente...". Malate, denutrite, le due ragazze si spegnevano ogni giorno di più. Margot morì per prima, quando fu trovata era ormai rigida, Anna resistette altri due giorni. Tre settimane più tardi le truppe Alleate inglesi liberarono il campo di prigionia.
L'unico sopravvissuto fu Otto che, appena liberato, tornò in Olanda, direttamente a casa dei fedeli Miep ed Henk. Sapeva già della morte della moglie, ma solo molto tempo dopo venne a sapere la sorte delle due figlie: aveva perso tutta la sua famiglia.

Il diario di Anna fu pubblicato, con il permesso di Otto Frank, nel 1947, con il nome di "Het Achterhuis", cioè il Retrocasa. Ancora oggi è possibile visitare l'alloggio segreto in Prinsengracht 263, che la Fondazione Anna Frank mantiene intatto, come allora.

i compleanni di Anna.....

Il 12 giugno 1942 Anne Frank compie tredici anni. Il diario a quadretti rossi che ha scelto insieme al padre è forse il regalo più bello. Anne riceve in dono fiori, dolciumi e libri, prepara dei biscottini per i suoi insegnanti e compagni di classe e organizza una festicciola per le amiche e le compagne. Qualche settimana più tardi sarà costretta a entrare nella clandestinità insieme alla sorella e ai genitori. Il diario è la prima cosa che Anne mette in valigia.


Per il quattordicesimo compleanno di Anne, suo padre ha composto una poesia in tedesco che Margot, la sorella, ha tradotto in olandese. Anne ricopia parte della poesia nel suo diario e scrive quali altri bellissimi regali ha ricevuto, ad esempio un grosso libro sull’argomento che predilige, la mitologia greca e romana. “Dato che sono la beniamina della famiglia ho ricevuto molto di più di quello che in realtà mi spettava.”

Per il suo quindicesimo compleanno, Anne riceve nuovamente molti doni, soprattutto libri, dai compagni di clandestinità e dai benefattori. Peter le regala un mazzo di peonie. “Un altro compleanno è passato e adesso ho quindici anni”, scrive il giorno successivo al suo compleanno.

Sarà l’ultimo compleanno di Anne.

:wub: e' una storia che abbiamo letto tutte e lei meritava un ricordo...



 
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affar
view post Posted on 13/6/2011, 13:10     +1   -1




buon lunedi' 13 giugnooooo image
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:cuore:


la massima del giorno
Nessuno puo' toglierti la nobilta' naturale che ti viene dalla ragione.Fanne un punto di forza quando sei giu' di tono

:buonis: :fatica: :bisou:

I principali santi festeggiati oggi
S. ANTONIO patr. di Padova
S. Aquilina mart.
S. Prisco vesc. di Lione

AUGURI... A TUTTI GLI ANTONIO :wub:

Un consiglio quotidiano dalla saggezza popolare
"Se canta il gallo dopo cena, se c'è nuvolo rasserena"

L'etimologia e il significato dei nomi
Antonio
Etimologia: Come in Antonietta, suo diminutivo femminile, il suffisso "anto", di derivazione sconosciuta - probabilmente etrusca-, è alla base dell'origine del latino "Antonius", personale tra i più diffusi a Roma sia in età arcaica che classica.


Curiosità e fatti storici accaduti in questo giorno

"Nel 1818 René-Théophile Laennec annuncia l'invenzione dello stetoscopio. Curiosa la nascita dell'idea: per auscultare il petto di una prosperosa signora e non volendo spogliarla per pudore, le appoggiò sul petto un tubicino di legno in grado di amplificare il battito cardiaco."

Personaggi famosi di oggi e di ieri nati oggi
Giulio Agricola - 40
William Butler Yeats - 1865
Tim Allen - 1953
Natasha Hovey - 1967

Invenzioni e scoperte effettuate in questo giorno
Tempo libero
Suona, suona mia chitarra... Queste parole di una famosa canzone si riferiscono allo strumento tradizionale, ma nel 1931 ne nasce un altro, grazie alla fantasia del chitarrista George Beauchamp e dei liutai Paul Barth e Harry Watson, che inseriscono un microfono nella cassa di una chitarra normale collegandolo ad un amplificatore. La chitarra elettrica così ottenuta verrà perfezionata dieci anni dopo dal musicista americano Les Paul. La prima chitarra elettrica commerciale, la Gibson "Les Paul", avrà il suo lancio nel 1947. Essa decreterà una vera e propria rivoluzione musicale, consentendo anche al rock di nascere e affermarsi


 
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affar
view post Posted on 13/6/2011, 15:58     +1   -1




William Butler Yeats (Dublino, 13 giugno 1865 – Roquebrune-Cap-Martin, 28 gennaio 1939) è stato un poeta, drammaturgo, scrittore e mistico irlandese.

È nato a Dublino nel 1865, primo figlio del pittore John Butler Yeats e di Susan Pollexfen. Quando William ha due anni, per permettere al padre John di proseguire la sua carriera di artista, la famiglia si sposta da Sandymount, nella contea di Dublino, alla contea di Sligo e poi a Londra. I figli di Yeats vengono educati in casa e la madre, nostalgica di Sligo, gli racconta le storie e le fiabe della loro contea di origine
citazioni

Quanti amarono i tuoi momenti di grazia malinconica, e la tua beltà, con falso o vero amore; ma un uomo solo ha amato l'anima pellegrina che è in te e le pene del tuo volto che muta
:ha un suo perchè: :rolleyes: :rolleyes:

poesia
la veste

Feci al mio, canto una veste
Coperta di ricami
Tratti da miti antichi,
Dai talloni alla gola;
Ma gli sciocchi la presero per sé,
La indossarono al cospetto del mondo
Quasi lavoro delle loro mani.
Lascia che se la tengano, canzone,
C'è maggiore ardimento
Nel camminare nudi.

questa la trovo bellissimaaaaaa :wub:

un campo d'erba

Quadro e libro rimangono,
Un campo d'erba verde
Per prendere un po' d'aria,
Ora che le forze del corpo se ne vanno;
Mezzanotte, una vecchia casa
In cui solo un topo si muove.

La mia tentazione è la quiete.
Qui al termine della vita
Né la sbrigliata immaginazione,
Né la macina della mente
Che ne consuma cenci e ossa,
Riescono a render nota la verità.

Mi sia concessa la frenesia di un vecchio,
Devo rifare me stesso
Fino ad essere Timone o Lear
O quel William Blake
Che bussò sul muro
Tanto che la Verità rispose al suo richiamo;

Una mente quale la conobbe Michelangelo
Tale da penetrare le nuvole,
O ispirata dalla frenesia
Da scuotere i morti nei sudari;
Del resto dimenticata dal genere umano:
La mente d'aquila di un vecchio.

quest'ultima e' dedicata a noi che cominciamo a non essere piu' giovani fuori.. noi che dobbiamo fare i conti con il fisico carico di anni..
 
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stefy76
view post Posted on 13/6/2011, 17:45     +1   -1




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stefy76
view post Posted on 14/6/2011, 09:42     +1   -1




la chiesa festeggia

B. CECILIA da Spello

S. Eliseo profeta
S. Marciano vesc. di Siracusa


il detto del giorno

"A S. Vito, il castagno è incardito"


il nome

Elisa
Etimologia: Fortunatissima abbreviazione di Elisabetta, deriva anch'essa dall'ebraico "El”-sheba", che significa "il mio Dio è pienezza". E' diffuso capillarmente in tutta Italia, attestato di pari passo con il dilagare dei costumi cristiani.
Carattere: La sua fiducia nelle forze cosmiche fa sì che superi brillantemente i piccoli o grandi contrasti quotidiani. Teme le delusioni dovute a superficialità e prende le decisioni solo dopo averle vagliate con cura. Quando è innamorata, è radiosa e felice. Desidera un uomo che l'appoggi nei momenti critici e che inventi ogni scusa per stringerla forte. Le piace stuzzicarlo con piccole gelosie. I suoi rapporti sono facilitati dal buonumore e dalla sua disponibilità ad ascoltare.
Numero fortunato: 1

colui che è nato oggi è :
Sei dotato di spirito riflessivo, sei portato allo studio e all'approfondimento. Sei attratto dalla letteratura, dall'arte e dalla storia e brillerai nel campo dell'insegnamento o della saggistica. Anche nei rapporti affettivi riveli grande serietà e profondità di sentimenti. Debole, invece, la passionalità.

accadeva oggi

"Uno dei massimi capolavori della ritrattistica barocca, quello in cui Rubens aveva immortalato Filippo IV di Spagna, viene interamente distrutto dalle fiamme. Un giovane ecologista tedesco gli appicca il fuoco, nel 1985, in segno di protesta contro l'inquinamento ambientale."



le persone nate in questo giorno
Che Guevara - 1928
Francesco Rutelli - 1954
Gianna Nannini - 1956
Paolo Bonolis - 1961



Alimentazione
Il gelato è ritenuto una tipica invenzione della gastronomia italiana. Secondo la tradizione, infatti, il "creatore" di questo straordinario alimento, amato da adulti e bambini, fu l'architetto fiorentino Buontalenti, che nel XVI secolo presentò un gigantesco "mantecato di crema" ad una festa alla corte dei Medici. Altri sostengono, invece, che i primi gelatieri della Penisola furono gli Arabi che nel Medioevo erano stanziati in Sicilia. Certo è che fino agli anni Cinquanta del '900 il gelato da passeggio, il classico cono artigianale, era un'abitudine abbastanza diffusa ma pur sempre "aristocratica", propria delle famiglie benestanti. Fu la Motta, con il suo celebre "Mottarello", il primo gelato confezionato, a lanciare sul mercato il gelato industriale, che avrebbe esteso a tutti il consumo di questo prodotto. Oggi assistiamo, invece, ad una "inversione di tendenza" e ad un recupero del gelato artigianale.






buonaaa giornataaaaa belle bimbeee
 
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affar
view post Posted on 14/6/2011, 13:09     +1   -1




:doro:
amiche mieeee buon martedi'.. serena giornataaaaaa

auguri a Francesco Guccini e a Gianna Nannini..

Francesco Guccini fa parte dei miei ricordi di ragazza..
14 giugno 1940Gemelli
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Nato il 14 giugno 1940 a Modena, città con cui non ha mai legato fino in fondo, il vate dei cantautori italiani ha trascorso i primi anni di vita a Pavana, sull'Appennino pistoiese. La madre, Ester Prandi, è costretta a rifugiarsi nella casa dei nonni paterni causa l'inizio del secondo conflitto mondiale e la conseguente partenza, come soldato, del padre Ferruccio.......

ero indecisa.. fra l'avvelenata..impegnata.. in morte di un'amica..tristissima ma educativa..
infine ho optato per la fiera ad san lazer.. :lol: :lol: troppo forte..
 
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stefy76
view post Posted on 14/6/2011, 16:57     +1   -1




ahuuhauhahau raffaaaa huahuahua stupenda io l'ho imparata appenaarrivata in emilia ahuhuahuahu
 
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affar
view post Posted on 15/6/2011, 06:48     +1   -1




buon mercoledi' 15 giugno

Stefinaaaa hahhaahaaa grandeee

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lasted4
view post Posted on 15/6/2011, 08:30     +1   -1




ohilìììììììììììììì ohilààààààààààà...

:buongiorno:
 
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stefy76
view post Posted on 15/6/2011, 11:57     +1   -1




grazie per la colazione lauraaaaa
l'almanacco del giorno dice

la chiesa festeggia

Ss. VITO e Cc. m.ri

S. Bernardo arcidiac. di Aosta
B. Antonio

il proverbio di oggi

"Scrupoli e malinconia lontan da casa mia"

il nome
Vito
Etimologia: Deriva dal latino "Vitus", mutuato a sua volta dall'antico sassone "Wido", personale attestato intorno al VI secolo, ed evolutosi successivamente anche in Guido.
Carattere: Ha una grande voglia di libertà e di movimento ma, per timore di perdere l'affetto dei familiari, talvolta si adatta a situazioni costrittive e socialmente poco gratificanti. Attratto dalla donna pratica, logica e sicura di sé, è un'amante dolcissimo, fantasioso, ma anche impulsivo, permaloso e, fortunatamente, autocritico. Quando fa degli errori o commette qualche ingiustizia, si pente e riconosce apertamente il torto fatto.
Numero fortunato: 3

chi è nato oggi è
Sei molto fiero ed orgoglioso, hai una autentica passione per le questioni politiche e sociali e per difendere il tuo punto di vista o lottare contro le ingiustizie ti lanci spesso in accese battaglie. A volte, anche nella vita affettiva, sei troppo polemico e litigioso: essere meno adirato ti renderà più convincente.
accadeva oggi
"Exsurge Domine, è la bolla con la quale Papa Leone X, nel 1520, condanna Martin Lutero, per aver affisso 95 tesi alla porta della chiesa di Wittemberg, con cui criticava il commercio delle indulgenze e metteva in discussione l'autorità del papa, sostenendo che solo la Sacra Scrittura, liberamente interpretata dal fedele in mistico contatto con Dio, non sbagliava."
i compleanni famosi
Alberto Sordi - 1920
Mario Cuomo - 1932
Piero Vigorelli - 1944
James Belushi - 1954

invenzioni

Tempo libero
é opera della società giapponese Taito il primo videogioco di azione che simula scenari reali complessi, sia pure futuristici. é il famoso "Space invaders" che viene presentato il 16 giugno 1978. é ancora in bianco e nero, ma rappresenterà quel salto generazionale che darà il via a videogiochi sempre più complessi e sofisticati. Nei primi anni '80 sarà la volta di "Pac Man", poi sostituito nel gradimento dei giovani dalla serie "Super Mario", fino a "Genesis", "Game Boy" e via dicendo. L'invenzione del videogame ("il gioco che appare sullo schermo") ci sta sempre più spingendo verso la realtà virtuale, permettendoci di esplorare l'esterno senza muoverci di casa.


 
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affar
view post Posted on 16/6/2011, 20:25     +1   -1




grande Albertoneeeeee



Edited by affar - 16/6/2011, 23:41
 
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affar
view post Posted on 17/6/2011, 06:18     +1   -1




la massima del giorno..
devi avere sempre la capacita' di affrontare qualunque situazione ti si presenti La vita sorride a chi e' audace.

Buon Venerdi' 17 giugnoooooooooo image
:buktto:
almanacco del giorno

I principali santi festeggiati oggi
S. GREGORIO BARBARIGO vesc.
S. Ranieri patr. di Pisa
B. Arnaldo


Un consiglio quotidiano dalla saggezza popolare
"L'erba non cresce sulla via maestra"


L'etimologia e il significato dei nomi
Arnaldo
Etimologia: Nome di chiara origine germanica, deriva dai termini "arn", "aquila", unito a "walda", "potenza", nel significato di "potente come un'aquila, che ha la forza di un'aquila". Dato che l'animale era sacro ai popoli germanici, il nome conobbe larga diffusione tra queste popolazioni.
Carattere: é capace di vedere, in ogni esperienza il lato positivo, anche quando gli capitano cose che metterebbero in difficoltà chiunque. Vuole una donna di grande levatura intellettuale. La cerca acuta, ingegnosa, pronta a cambiare la sua vita se necessario e a fargli dimenticare gli amori passati. Grazie alla sua intelligenza e alla sua astuzia, riesce a cavarsela in ogni frangente, riuscendo ad accordarsi anche con chi ha opinioni diverse dalle sue.
Numero fortunato: 4


Curiosità e fatti storici accaduti in questo giorno

"Si svolge a Chicago la cerimonia inaugurale dei Campionati mondiali di calcio 1994. Il Presidente americano Bill Clinton, giunto in elicottero allo stadio, salutò il calcio come "il più universale dei linguaggi dello sport"."


Personaggi famosi di oggi e di ieri nati oggi
Dean Martin - 1917
Igor Stravinskij - 1882
Nicola Trussardi - 1942
Daniel McVicar - 1958
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Igor Stravinsky

Pur avendo vissuto a contatto con la musica sin da piccolo, Igor Strawinsky, nato a Oranienbaum (Russia) il 17 giugno 1882, fu l'esatto contrario di un bambino prodigio e si avvicinò alla composizione solo dopo i vent'anni, quando ormai era da tempo uno studente di legge. Ad avvicinarlo ai misteri della composizione fu Nikolaj Rimskij-Korssakov, che lo guidò fino alla propria morte, avvenuta nel 1908.
Da: Pulcinella-Igor Stravinskij Dance solo


Scritto tra il 1919 e il 1920. Pulcinella è la prima composizione dell'autore, nell'ambito della corrente del Neoclassicismo. Con quest'opera inizia a muoversi su un terreno molto diverso da quello esplorato precedentemente, abbandonando del tutto il principio ispiratore della tradizione popolare russa e ponendo alla base del processo di scrittura forme o, come in questo caso, materiali attinti direttamente dal passato. Il materiale tematico fu tratto da musiche attribuite a Giovanni Battista Pergolesi, Domenico Gallo, e Fortunato Chelleri. La versione del video è quella del 1947, Balletto in un atto per piccola orchestra con tre voci soliste.
 
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