24 ottobre
I principali santi festeggiati oggiS. ANTONIO M. CLARET
S. Bernardo Calvì vesc.
S. Proclo arciv.
Un consiglio quotidiano dalla saggezza popolare"La buona campana si sente quando è lontana"L'etimologia e il significato dei nomiAntonellaEtimologia: Come in Antonio, di cui Antonella è il diminutivo femminile, il suffisso "Anto", probabilmente di origine etrusca, è alla base di questo nome, che, nella versione maschile, è tra i più diffusi al mondo, a partire dall'età romana.
Carattere: Coraggiosa ed indipendente, Antonella è capace di sfidare apertamente qualsiasi tipo di convenzione sociale, specie se convinta di agire per il bene di chi ama. Libera dai pregiudizi e dagli schemi mentali imposti da altri, sa essere un'ottima compagna ed una fidata amica. Come collega di lavoro è facile che parteggi sempre per il "più debole" sostenendolo con la sua fattiva collaborazione.
Numero fortunato: 4
Carattere e personalità di chi è nato in questo giorno
L'intensità delle tue emozioni è alta, ma ancor più forte è il tuo bisogno di indipendenza e di libertà. Difficilmente accetti dei legami che, per quanto gratificanti, possano vincolarti. Nel lavoro, dunque, sei adatto alla libera professione; in amore sei uccel di bosco e solo molto avanti con gli anni potrai accettare un legame fisso.
Curiosità e fatti storici accaduti in questo giorno
"Il 24 ottobre 1648 viene firmata, dopo lunghissime trattive, la Pace di Westfalia. E' la fine delle guerre di religione e dell'età della Controriforma. Con essa, termina la guerra dei Trent'anni."
Personaggi famosi di oggi e di ieri nati oggiFrancesco Berni - 1498
Massimo D'Azeglio - 1798
F. Murray Abraham - 1939
Kevin Kline - 1947
Invenzioni e scoperte effettuate in questo giornoTrasporti
Tra le "vittime" della seconda guerra mondiale vi furono anche gli stabilimenti Innocenti di Milano: seimila operai si ritrovarono senza più un lavoro e apparivano decisamente poche le possibilità per questa azienda di risorgere. Ma dalle sue ceneri si sviluppò un'idea vincente, portata avanti in concomitanza con quanto stava facendo la Piaggio con la fabbricazione della Vespa. Nel 1946 fece così la sua prima apparizione lo scooter Lambretta, denominato in questo modo dal fiume Lambro, sulle cui rive si trovava la sede della società costruttrice. Il successo fu immediato e non ci fu neppure concorrenza con l'altro "monopattino motorizzato". I fans della Lambretta, che aveva uno stile più simile a quello delle motociclette, erano completamente diversi da quelli della Vespa. Finché entrambe non cedettero il passo alle automobili di piccola cilindrata.