LA MIA LOCOROTONDO (PROV.BARI ) anche detta "U Cùrdunne (in dialetto locale) Il nome Locorotondo proviene dal tardo latino Locus Rotundus, luogo rotondo. Già nella prima metà del XIII secolo, in ragione del suo accrescersi alla sommità di un colle racchiuso nella sua cinta muraria, il borgo assume quella forma circolare che gli ha dato il nome e che appare anche nella cartografia dei secoli successivi. Si trova a circa 50 km. da Bari, vicino all’altrettanta famosa Alberobello e a Fasano
Panorama Notturno
Panorama Diurno
Suggestivo panorama del paesino di Locorotondo che sorge su un'altura. Facilmente riconoscibile è la cupola della chiesa madre dedicata a San Giorgio che domina il paesaggio. Locorotondo è un paesino vivace e caratteristico per i suoi luoghi, per la posizione paesaggistica e per una stupenda vista panoramica della Valle D'Itria che ivi si può godere.
Centro Storico
Il centro storico di Locorotondo è molto caratteristico per la disposizione concentrica delle sue stradine e soprattutto per la presenza di caratteristiche case con tetti a spiovente realizzati con lastre calcaree.
Chiesa Madre
La chiesa Madre è dedicata a San Giorgio e fu realizzata tra il XVIII ed il XIX secolo. La sua facciata cinquecentesta è decorata nel timpano da una rappresentazione scultorea del santo con il drago ed ai lati San Pietro e San Paolo, oltre che dalla presenza di grandi lesene. Da notare la maestosa cupola schiacciata con lanterna che governa il panorama circostante.
Corso principale
Ed ecco i nostri trulliiiiii ....
Questo tipo di costruzione è senza dubbio l’elemento paesaggistico più caratterizzante della Puglia centrale e, in particolare, della Valle d’Itria. Al visitatore la sua forma potrebbe apparire certamente bizzarra ed in qualcuno evocare addirittura paesaggi fiabeschi.
D’altro canto, invece, il trullo, fin dal secolo scorso, ha suscitato grande interesse scientifico in viaggiatori e studiosi stranieri (Bertaux, Lenormant, Wilstach, Rohlfs ecc.) che ne hanno analizzato i caratteri costruttivi, distributivi e naturalmente etnici, non potendo essere, tale costruzione, considerata fuori dal suo contesto socio-economico.
Nel 1908 il geografo pugliese Carlo Maranelli, in una sua pubblicazione,
introduce per la prima volta la definizione di Murgia dei Trulli
a tutta l’area gravitante attorno alla Valle d’Itria.