Abbazia di Pomposa e Comacchio

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affar
view post Posted on 11/2/2011, 21:24     +1   -1




COMACCHIO
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« ... e la città ch'in mezzo alle piscose paludi, del Po teme ambe le foci, dove abitan le genti disiose che 'l mar si turbi e sieno i venti atroci. »

(Ludovico Ariosto, Orlando furioso, III, 41[1])

Il simbolo di Comacchio è il complesso architettonico dei Trepponti. Creato nel 1634 dall'architetto Luca Danesi, è costituito da cinque ampie scalinate (tre anteriori e due posteriori), culminanti in un piano in pietra d'Istria.
Comacchio è, sotto l'aspetto paesaggistico e storico, uno dei centri maggiori del delta del Po. Ha origine circa duemila anni fa, durante la propria storia fu assoggettata al potere dell'Esarcato di Ravenna prima, del Ducato di Ferrara in seguito, per poi tornare a far parte dei territori dello Stato Pontificio [3].
In seguito fu più volte occupata e distrutta dai Veneziani [7], passò sotto il dominio degli Estensi nel 1299.
Con l'esaurirsi della dinastia estense, nel 1598 ritornò sotto la giurisdizione della Chiesa, che la pose nella neonata Legazione di Ferrara. Comacchio fece parte dello Stato Pontificio fino al marzo 1860, quando i territori delle ex Legazioni furono annessi al Regno di Sardegna per effetto dei plebisciti.

Una mirabile definizione di Comacchio è contenuta nella Gerusalemme liberata, di Torquato Tasso:
« Come il pesce colà dove impaluda / ne i seni di Comacchio il nostro mare, / fugge da l'onda impetuosa e cruda / cercando in placide acque ove riparare, / e vien che da se stesso ei si rinchiuda / in palustre prigion né può tornare, / che quel serraglio è con mirabil uso / sempre a l'entrare aperto, a l'uscir chiuso. »
(VII, 46)

ABBAZIA DI POMPOSA

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L'Abbazia di Pomposa, che dista da Ferrara circa 45 kilometri, situata nel comune di Codigoro in provincia di Ferrara ,nel cuore del Delta del Po, è un'abbazia risalente al IX secolo e una delle più importanti di tutto il Nord Italia.

L'antico monastero benedettino di Pomposa comprende oggi la Basilica con l'Atrio, il Campanile romanico, la Sala del Capitolo, la Sala a Stilate, il Refettorio, il Dormitorio ed il Palazzo della Ragione.

Questi edifici ospitarono nel Medio Evo un centro di spiritualità e cultura tra i più importanti al mondo.
Eventi climatici favorevoli avevano permesso fra il VI ed il VII sec. l'insediamento di un gruppo di monaci benedettini provenienti da Ravenna, che avevano scelto un'isola fra il Po ed il mare che per la usa tranquillità favoriva meditazione e laboriosità. La prima notizia scritta su Pomposa è però dell'anno 874 e riguarda una controversia giurisdizionale tra il Vescovo di Ravenna ed il Papato. Durante il secolo successivo il vitale monastero preparava la sua totale indipendenza da San Salvatore di Pavia e da Ravenna, che avveniva nel 1001, grazie all'accordo sottoscritto dall'Imperatore Ottone III ed il Papa Silvestro II.
Donazioni e privilegi accrescono la potenza economica pomposiana anche nelle limitrofe zone del Veneto e della Romagna.

Agli inizi del XIV sec. Pomposa aveva giurisdizione su 49 chiese sparse nell'Italia centro - settentrionale. Con l'avvento di San Guido degli Strambiati ad abate di Pomposa (1008-1046) inizia il periodo più fecondo dell'abbazia benedettina, che sarà visitata in seguito da personaggi importanti, come ad esempio San Pier Damiani e Dante Alighieri.

Nello stesso periodo, fu monaco Guido d'Arezzo al quale si deve "l'invenzione" delle note musicali. Molto famosa fu anche la ricca Biblioteca del monastero, che vide qui rifiorire studi classici, letterari, religiosi, per poi andare irrimediabilmente dispersa. Il Palazzo della Ragione, costruito alquanto discosto dal complesso monastico, è testimonianza dell' esercizio della giustizia da parte dell'Abate sui territori sottoposti al monastero. Nei secoli dello splendore dell'Abbazia fiorirono le arti architettoniche e pittoriche, che ci hanno lasciato soprattutto i meravigliosi cicli trecenteschi della Basilica, del Refettorio e della Sala del Capitolo. Quindi, in seguito ad eventi catastrofici, culminati con la cosiddetta rotta del Po a Ficarolo, che si fa risalire al 1152, l'interesse economico e culturale abbandona il territorio costiero, oramai invaso dalle acque, e i monaci lascia Pomposa alla volta del nuovo convento di S.Benedetto di Ferrara (1553). Il recupero dell'Abbazia fu poi attuato a partire dalla fine dell' '800, quando tutti i fabbricati vennero acquisiti dal Demanio e riportati a nuova vita.

Infine fu istituito nel 1976 il Museo Pomposiano che raccoglie, nel grande vano dell' ex Dormitorio dei frati, resti scultorei, dipinti ed altre opere d'arte legate alla storia del Monastero.

Edited by affar - 11/2/2011, 21:46
 
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affar
view post Posted on 13/2/2011, 01:06     +1   -1




il CASTELLO ESTENSE DELLA MESOLA
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Mesola, comune che dista da Ferrara circa 60 km.
Nel 1578, come gentile omaggio alla propria moglie Margherita Costanza, il duca Alfonso II d’Este diede incarico di costruire, a ridosso dell’argine destro del Po di Goro, un’imponente tenuta dotata di un palazzo e delimitata da una lunga cinta muraria con torri difensive.
Ultima delle "delizie" estensi, si distingue per il suo aspetto austero e allo stesso tempo elegante. Al centro di una immensa tenuta di caccia, il Castello era circondato da una cinta muraria lunga 12 km, di cui però non rimane nulla. Sono rimaste invece le strutture di servizio poste a semicerchio intorno al Castello, trasformate oggi in negozi e ristoranti.
Il Castello ospita al suo interno il Centro di Educazione Ambientale, la Biblioteca ed è sede di mostre temporanee.

Escursioni nel Delta del Po
BOSCO DELLA MESOLA
Zona boschiva di oltre 1.000 ettari, compresa tra il Po di Goro e il Po di Voltano, con vegetazione tipicamente mediterranea a prevalenza di leccio. E' biotipo di estremo interesse naturalistico anche per la varietà delle specie faunistiche, tra cui primeggia il cervo delle dune.
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Riserva Naturale dello Stato dal 1977.

GORO
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Goro è un importante porto peschereccio situato a 66 Km da Ferrara, posto a 12 km dalla foce del Po di Goro nel Parco del Delta, noto per la pesca e anche come centro agricolo. Conta oltre 4100 abitanti e sorge a un metro sul livello del mare.

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GORINO

A otto chilometri da Goro, si trova Gorino, alla foce del Po sull' estremo lembo della provincia di Ferrara, proteso a oriente verso il mare.
La prima lanterna di mare innalzata a Gorino risale all' inizio dell' 800 e fu sostituita dal Faro verso il 1870.
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Edited by affar - 13/2/2011, 01:32
 
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hassia
view post Posted on 13/2/2011, 18:50     +1   -1




wauuu che bello...su quella scalinata ci fanno anche le sfilate... e poi goro...mi viene in mente "la pantera di goro"...milva :brava:
 
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2 replies since 11/2/2011, 21:24   137 views
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