Sanremo 2014, le canzoni e i cantanti: i voti di Gigi Vesigna

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raffa:>
view post Posted on 12/2/2014, 19:05     +1   -1




>Sanremo 2014, le canzoni e i cantanti: i voti di Gigi Vesigna
I cantanti favoriti, i pezzi più orecchiabili, i giudizi di un grande esperto del Festival: ecco tutti gli elementi per arrivare preparati alla grande kermesse

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Guarda i big in gara a Sanremo 2014 nelle foto esclusive di Oggi

Il Festival di Sanremo 2014 ha svelato le sue novità. Restano da svelare solo le canzoni. Le abbiamo ascoltate in esclusiva per voi. Ecco i voti e i giudizi di un grande esperto del Festival, il giornalista Gigi Vesigna.


ANTONELLA RUGGIERO

È la sua undicesima volta a Sanremo. Fondatrice dei Matia Bazar (Matia era il suo nome d’arte quando era solista a Genova), è sicuramente il personaggio più prestigioso presente nel cast. In novembre ha compiuto 62 anni, ha un figlio, Gabriele, nato nel 1989, la cui nascita ha provocato una sua volontaria assenza dalla ribalta. Lei è famosa in tutto il mondo: è passata da Vacanze romane alla musica sperimentale, al jazz, alle performance, apprezzatissime, di musica da camera e arie religiose. Se si bada al curriculum e se le sue canzoni non appariranno, come sembra, troppo difficili, sarà lei il progetto più credibile di probabile vincitrice. I titoli Da lontano e Quando balliamo, fanno pensare a qualcosa di orecchiabile, nobilmente pop.

Voce voto 10, canzoni dal 6 al 7


ARISA

È, a mio parere, la seconda opzione femminile come probabile vincitrice del Festival. È al suo quarto festival. Il primo l’ha lanciata quasi come un cartone animato con Sincerità, che le ha fatto vincere il Sanremo giovani nel 2009, poi s’è piazzata al nono posto con Malamorenò nel 2010 e posto d’onore nel 2012 con La notte, album che è ha guadagnato un doppio disco di platino. Oggi ha due canzoni (una la vede in collaborazione con Cristina Donà, ex solista degli Afterhours e talentuosa cantautrice) “Lentamente” e Controvento che sono “sanremesi” ma senza troppi compromessi mielosi. Arisa è diventata una donna che sa il fatto suo, dopo un intervento col laser ha gettato via gli occhiali, è innamoratissima del suo fidanzato ormai Doc da tre anni e prima del Festival s’è concessa una lunga vacanza, prima dai suoi, poi a Parigi. L’anno scorso ha mandato a quel paese –in diretta – Simona Ventura, con lei in giuria a X Factor. Insomma Rosalba Pippa ha le carte in regola per un festival che può collocarla molto in alto, tenendo anche conto che stavolta il televoto non sarà calamitato dai followers dei talent.

Lentamente” (voto 6 e mezzo), Controvento (voto 7)


NOEMI

Gran voce, un carattere positivo e una risata che ricorda quella dei Anna Magnani, porta al Festival Bagnati dal sole e Un uomo è un albero, scritti da lei stessa. Abbonata al premio della critica, ha debuttato nel 1971 a Castrocaro, è laureata in Lettere e filosofia, fidanzatissima di lungo corso con un musicista. Ha partecipato come giurata al talent della Rai The voice. Può salire sul podio, con la benedizione di mamma Rai.

Bagnati dal sole (voto 7 ), Un uomo è un albero (6 e mezzo)


GIUSY FERRERI

Desasparecida dopo essere stata la prima rivelazione di X Factor, ma non la vincitrice, ha già partecipato al Festival. Promettente e anche apprezzata dalla critica, è poi temporaneamente uscita di scena, ma non se ne conoscevano i motivi. Giusy può far sorpresa: la voce non le manca e le sue canzoni “d’autore” si intitolano L’amore possiede il bene e Ti porto a cena con me (voto 6 e mezzo). Insomma il ruolo di “terzo incomodo” è decisamente tutto suo!

Giusy – vero nome Giuseppa Gaetana – è alta solo un metro e cinquanta, così quando è andata a Sanremo nel 2011 l’abito le ha imposto un “tacco 15”. La povera Giusy, peraltro abituata a calzature che la elevano, con quelle scarpe non riusciva a stare in piedi e scivolava sul palcoscenico. Intervento d’urgenza: dietro le quinte improvvisati carpentieri le hanno inchiodato della gomma per rende ruvide le suole e così, su quei trampoli Giusy ha cantato al suo primo Festival. Del resto la sua storia di cassiera in un supermercato balzata alla ribalta del successo le ha provocato un’enorme popolarità. Vittima di un grave problema familiare non ha potuto partecipare alle prove del Festival.

L’amore possiede il bene e Ti porto a cena con me (voto 6 e mezzo)


RAPHAEL GUALAZZI

A giudicare dall’accoglienza, l’artista preferito dalla stampa è Raphael Gualazzi nato a Urbino l’11 novembre 1981 e che ha vinto la scorsa edizione nella categoria “Giovani”e subito dopo s’è piazzato secondo all’Eurovisione, che avrebbe meritato di vincere. Dopo aver ascoltato un bel po’ di canzoni più o meno tendenti al grigio opaco, quando arrivano le due canzoni di Raphael (una, Tanto ci sei l’ha firmata Giuliano Sangiorgi dei Negramaro: voto 8) è come se assistendo alla proiezione di un film muto e in bianco e nero, all’improvviso arriva uno dei numeri più spettacolari e luccicanti del Cirque du Soleil.

C’è da immaginarsi che quando da Sanremo Raphael comincerà il suo bombardamento jazz, persino la sonnolenta platea dell’Ariston avrà un sussulto di vita. A Gualazzi il Premio della Critica non lo toglierà nessuno. Un motivo di curiosità in più il suo duetto con Blood Beekoots, misterioso un disck jockey fotografo italiano che si nasconde dietro alla maschera di Venem, un personaggio mascherato che arriva da un fumetto americano.

Tanto ci sei e Liberi o no (voto 8)


RON

Da poco sessantenne, Ron ha partecipato a sette Festival e ne ha vinto uno nel 2006 con Vorrei incontrarti tra centanni, il cui testo – si scoprì dopo – era pari pari quello di un sonetto di Shakespeare. In un festival della contemporaneità, come l’ha definito Fazio, se manterrà il suo stile e il suo talento, potrebbe aver ancora molto da dire.

Le due canzoni meritano un 7 di stima

FRANCESCO SARCINA

Ha 37 anni e aveva già partecipato al Festival come leader delle Vibrazioni, che oggi ha lasciato. Sposato con un figlio, Tobia Sebastiano, nato nel 1977, ha inciso solo un album come solista senza però lasciare trecce visibili. Nato artisticamente come rapper (memorabile l’album Thory e Rocce, con Fabri Fibra e Jack La Furia), ora la sua musica si è addolcita, almeno quanto lo era quella con il suo gruppo.

Il suo “pacchetto” sanremese si merita un 6 e mezzo


RENZO RUBINO

25 anni, è arrivato secondo al Sanremo giovani dell’anno scorso con una canzone sull’omosessualità che il pubblico ha premiato per il suo coraggio e la critica con il suo prestigioso riconoscimento. Almeno una delle due canzoni dovrebbe piacervi, i titoli sono Per sempre e poi basta e Nel tuo sorriso).

Voto dal 6 al 7

RICCARDO SINIGALLIA

43 anni, ha avuto un momento di successo quando era con i Tiromancino. Solista dal 2000, nel nuovo secolo ha inciso solo due album: buona qualità, vendite irrilevanti. Ha cominciato con l’underground quindi ha familiarizzato con i cantautori romani Niccolò Fabi e Max Gazzè (Una musica può fare).

Le due canzoni del Festival meritano la media del 6 e mezzo

FRANKIE HI-NRG MC

Rapper apprezzato, è il solo rappresentante di quel tipo di musica oggi tanto di moda ma l’invito è arrivato proprio perché il suo stile, pur non tradendo il genere, non fa prevedere trasgressioni pericolose. Comunque la sua “Pedala” offre uno spaccato di attualità e qualcosa di antico come il famoso proverbio: “hai voluto la bicicletta? Pedala!”. Comunque è l’unico rapper che garantisce alla Rai un uso più che decente delle parole adottate.

Voto 9

CRISTIANO DE ANDRÈ

Oggi cinquantenne, era sparito da almeno due anni. Porterà al Festival (invitato da Mauro Pagani, amico del padre e numero uno, dopo Fazio, della commissione artistica) Il cielo è vuoto e Invisibile, una bella prova di come si possa parlare di sé e della propria vita destando momenti di vera commozione . La sua più accesa fan è Dori Ghezzi, la vedova di Fabrizio De André.

Voto 9

PERTURBAZIONE

Gruppo a suo tempo sponsorizzato dal magazine di Repubblica XL, che ha inserito il loro disco in ogni copia, niente di irresistibile ma neanche di insopportabile: se si deve essere contemporanei non mi sembrano loro quelli giusti, ma la canzone L’Italia vista dal bar merita.

Voto 7 pieno

FRANCESCO RENGA

Già vincitore di un Festival con Angelo è passato dalla musica pop a un genere praticamente lirico convincendo tutti, ma ora ha di nuovo cambiato. Il suo è un pop moderno degno di attenzione. Sposato con Ambra Angiolini, due figli, Jolanda e Leonardo. Una delle due canzoni, Vivendo adesso è firmata da Elisa, una delle nostra interpreti e autrici più sensibili: merita un voto pieno. L’altra, A un isolato da te, altrettanto.

Voto 8

GIULIANO PALMA

Non è noto al grande pubblico, ma piace molto ai giovani che rappano e quindi può dare discontinuità al Festival della contemporaneità. 48anni, swinger di qualità, è parecchio apprezzato da chi ha quarant’anni ma anche molti di meno. Divulgatore dello Ska, re di parecchie estati per le orecchie che volevano sentirlo, ha dominato l’estate insieme ai Club Dogo con il tormentone PES. Ha anche partecipato quindi a tredici puntate di Zelig.

Se le due canzoni che porta al Festival, Così lontano e Un bacio crudele sono all’altezza della sua produzione (prima nei Casinò Royale, poi nei Bluebeaters e infine come solista) e riusciranno a trasmettere energia, allora al festival potrebbe tornare una follia creativa stile Elio e compagni.

Voto, doppio 7

Gigi Vesigna
Aggiornato al 12 febbraio 2014
oggi.it
 
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hassia
view post Posted on 19/2/2014, 23:11     +1   -1




prima serata troppo lunga, troppa pubblicità, troppi ospiti le canzoni non mi sono entrate nel cervello hihihihi un po' bruttine oserei dire...sto ascoltando baglioni ora...meraviglioso!
 
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raffa:>
view post Posted on 20/2/2014, 16:37     +1   -1




che barba che noi.. l'ho guardato a tratti...ma mi pare abbiano cantato tutti al di sotto delle possibilita' .. in compenso mi son goduta Cat Stevens con il suo father and son :wub: un mito

ieri sera ho guardato chi l'ha visto...e stasera....non so
 
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2 replies since 12/2/2014, 19:05   28 views
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