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| Roma, scambio di embrioni al
Pertini: arrivano gli ispettori
Lunedì 14 Aprile 2014
di Lorena Loiacono
ROMA - Inchieste a tappeto e verifiche, la verità sul presunto scambio di embrioni potrebbe essere nei referti medici. Lo scandalo della fecondazione assistita effettuata all'ospedale Pertini di Roma (secondo rivelazioni di stampa, una donna si è rirovata incinta di due gemelli non suoi) scuote la sanità laziale. E non solo.
Divampa la polemica, a pochi giorni dalla sentenza della Consulta sulla legge 40 sulla possibilità di effettuare la fecondazione eterologa anche in Italia. Ma Giuseppe Novelli, a capo della commissione di inchiesta avviata dalla Regione Lazio che valuterà eventuali errori, assicura la massima trasparenza: «Potrebbe trattarsi di uno scambio di provetta al test prenatale. L'errore potrebbe essere a valle, non a monte». Per appurarlo, dovranno essere autorizzate le riaperture di tutti i referti degli esami di villocentesi, effettuati nello stesso giorno della donna al Sant'Anna di Roma, da cui è emersa l'incompatibilità del dna con i presunti genitori. «I miei assistiti sono scioccati, c'è in loro frustrazione e disagio - spiega l'avvocato Michele Ambrosini, legale della coppia - qui c'è una povera donna che si trova con due bambini sani. Cosa deve fare? Non è solo un utero in affitto, ma coartatamente in affitto». Ora il problema potrebbe riguardare altre due coppie. La commissione si riunirà oggi per la prima volta al Pertini dove, per il momento, le liste d'attesa al reparto di fisiopatologia della riproduzione sono bloccate. Intanto al Pertini arriva anche l'ispezione del ministero della salute, tramite il Centro Nazionale Trapianti, che assicura: «Le procedure garantiscono la tracciabilità di tutto il materiale biologico. Verificheremo se siano state rispettate tutte le prassi e le ragioni per cui non ne sia stata data tempestiva informazione all'autorità». Intanto, a chi pone dubbi sulla possibile fecondazione eterologa, risponde il presidente della Società italiana di fertilità Andrea Borini: «E' solo strumentalizzazione. Gli embrioni verranno tracciati ed etichettati, davanti a un testimone. Gli italiani possono stare tranquilli».
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