Cannes 2014, l'Italia vince con "Le Meraviglie

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raffa:>
view post Posted on 25/5/2014, 19:29     +1   -1




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Cannes 2014, l'Italia vince con Le Meraviglie
Il film di Alice Rohrwacher si aggiudica il Grand Prix Speciale della Giuria, il secondo più importante del Festival. Non era mai successo che una regista italiana conquistasse il Palmarès
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Il film italiano Le meraviglie di Alice Rohrwacher si aggiudica il Grand Prix Speciale della Giuria al 67esimo Festival di Cannes. Per l'Italia è la prima volta che una regista donna conquista un posto nel Palmarès.

«Grazie a Thierry Fremaux (delegato del Festival, ndr) che mi ha fatto arrivare qui, grazie alla giuria che mi ha fatto tornare», ha detto Alice emozionatissima ritirando il premio dalle mani di Sophia Loren (clicca QUI per le immagini e il racconto della serata). Il Grand Prix è il secondo per importanza del festival, già assegnato 8 volte all'Italia (l'ultima, nel 2012, a Reality di Garrone).

Alice Rohrwacher, 33 anni, al suo debutto in concorso al 67esimo Festival di Cannes, già nel 2012 si era distina sulla Croisette con l'opera prima Corpo Celeste, presentata alla Quinzaine des Réalisateurs.

«Gelsomina (la piccola protagonista della storia, ndr) è la vita, e questo è un film modernissimo», ha commentato la presidente di giuria Jane Campion a proposito del premio. Più «scioccante» la dichiarazione del «duro» regista danese Nicolas Wending Refn, che ha ammesso di avere pianto guardando Le meraviglie. Ma del resto, come vi avevamo anticipato, gli ingredienti per piacere a una platea internazionale da festival nel «piccolo» film della Rohrwacher c'erano tutti: l’atmosfera arcaica, il realismo georgico a tratti un po' rude, l’immagine esotica di un’Italia semplice e contadina che ci riporta in passati non troppo remoti. Per non parlare del cammello in giardino, elemento da immaginario felliniano sempre tanto caro agli stranieri (i fenicotteri rosa della Grande Bellezza insegnano).

A dispetto del titolo, la storia delle Meraviglie è semplice e racconta di una famiglia di apicoltori, capeggiata da un burbero e autoritario padre tedesco, che vive all’interno di un casolare-fortezza nella campagna tra il Lazio e l'Umbria. In quella casa che è essa stessa un alveare, tutti sono autosufficienti e i rapporti con l’esterno ridotti a «chilometro zero». Una canzone famosa orecchiata per caso chissà dove (T’appartengo di Ambra Angiolini, che accompagna anche i titoli di coda), un bambino muto che comunica fischiettando, lo spot di una trasmissione televisiva che promette premi e «tanti soldi», e che ha come testimonial Monica Bellucci, splendida nel ruolo della fata «etrusca» malinconica e indulgente.

In un climax crescente di suggestioni, anche questo universo a sé stante e circoscritto (dove è facile riconoscere tratti biografici della regista e di sua sorella Alba, attrice nel film) finirà con l’imbattersi nella ordinaria e rassicurante «reality» del mondo. Adeguandosi alle sue regole, a scapito, forse, di un po’ di magia.

vanityfair
 
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stefy76
view post Posted on 26/5/2014, 10:56     +1   -1




grandeeeeeee glueckwunsch00005ek0
 
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1 replies since 25/5/2014, 19:29   17 views
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