Lo strano caso del film (italiano)

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raffa:>
view post Posted on 21/7/2014, 20:27     +1   -1




danno erariale. società liquidata dopo aver ottenuto il fondo dal Mibac

Lo strano caso del film (italiano)cult in Francia e «proibito» da noi
La Corte dei Conti condanna il produttore che aveva ottenuto 450 mila euro per girare «La Bella gente», premiato Oltralpe e mai visto nelle nostre sale. Soldi spariti nel nulla...
di Alessandro Fulloni


Prendi i soldi (di un contributo pubblico) e scompari. Se non altro quel produttore cinematografico condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti, pur facendo svanire quel finanziamento, in qualche modo ha permesso di realizzare una pellicola di successo. Però mai vista in Italia. Anche se in Francia è stata pluripremiata nel 2011 (incoronata in una decina di festival tra Parigi, Annecy e Villerupt), rimanendo quattro mesi in sala con ottimi incassi e guadagnando lusinghiere recensioni su Le Monde, L’Express, il Nouvel Observateur e Le parisienne. È la surreale storia (nella storia) di «La bella gente», film girato nel 2009 da Ivano De Matteo (su soggetto e sceneggiatura di Valentina Ferlan). La trama in breve: una ricca coppia borghese romana tenta il recupero di una giovane prostituta ucraina ma poi si arena nel proprio innato perbenismo. Cast mica male: Monica Guerritore, Antonio Catania, Elio Germano e Myriam Catania, Giorgio Gobbi, la giovane Victoria Larchenko.

Commedia all’italiana sulle carte giudiziarie

Ma a questo punto ecco l’altra storia. Che sembra il canovaccio di certi film di Risi o Monicelli, e invece è una sentenza della Corte dei Conti del Lazio, pubblicata in cancelleria il 14 luglio. Per spiegare come su questa vicenda siano intervenuti gli 007 della magistratura contabile bisogna fare un passo indietro. Partendo dal finanziamento pubblico di 450 mila euro incassato dalla società produttrice dell’opera, la «X Film», dal ministero dei Beni Culturali che ha qualificato, per il tramite della «Commissione per la cinematografia», la pellicola di «interesse culturale». Ma una volta girato e montato, «La bella gente» non è stato mai messo in distribuzione (beninteso salvo Oltralpe, per una controversia sui diritti).

I furbetti del cinema

Ed ecco la furberia che ha permesso di far sparire quei soldi, «imprigionando» la pellicola fuori dall’Italia. Tra la X Film, di cui è amministratore unico il produttore Guido Selvino, e la società di distribuzione inizialmente prescelta esplode un contenzioso per cui lo stesso Selvino decide di rivolgersi a un’altra società, la Lumiere Group Multimediale. E stringe l’accordo. Ma è la Direzione Generale del ministero a scoprire «che tale società riportava riferimenti telematici riconducibili a una società finanziaria olandese che non risultava avere alcun legame con l’omonima società italiana intestata a Pietrino Caruso», professione distributore cinematografico. La cronache raccontano che Pietrino - così all’anagrafe, ma lui si fa chiamare Peter - abbia distribuito anche un film di Dario Argento, «Giallo», cambiandogli il titolo in «Giallo Argento», utilizzando la sagoma di Hitchcock per il manifesto e questa frase per il lancio: «Il maestro ha esaurito il rosso sangue». È ancora il Ministero, in una comunicazione che compare nelle carte giudiziarie, a chiarire che da «informazioni assunte presso il casellario giudiziario» Caruso «risultava avere a suo carico precedenti penali, tutti in materia finanziaria».

La denuncia del Mibac

Non basta. La direzione del Mibac gira le perplessità alla «Commissione per la Cinematografia», ordinando sostanzialmente un nuovo piano finanziario che giustifichi il contributo pubblico. Richiesta alla quale non «giunge riscontro» e quando scatta la revoca dell’erogazione è già troppo tardi: la X Film non esiste più. Cancellata - «con una tempistica molto sospetta» denuncia il Mibac che effettua la scoperta tramite una visura camerale - «a seguito di una specifica richiesta della stessa società» a causa di «estinzione mediante incorporazione della società di diritto argentino Catering Y Food con sede a Buenos Aires».

La «prima» nella sala occupata

I giudici della sezione giurisdizionale del Lazio presieduta da Ivan De Musso nella sentenza scrivono di «comportamento ingannevole» da parte della X Film. Che tra l’altro aveva anche promesso di girare il film con tecnica digitale, questo per risparmiare sui costi della pellicola. Promessa non mantenuta dal produttore Selvino la cui leggerezza nell’affidarsi alla distribuzione a una società sostanzialmente inesistente viene definita «dolosa». Peraltro «irreperibile», è stato condannato in contumacia al rimborso dei 450 mila euro. Nel frattempo «La bella gente» è stato visto solo in Francia e mai in Italia - se si eccettua una «prima», sfidando la legge e il rischio di sequestro della pellicola, nella sala occupata del teatro Valle di Roma - per via dei risvolti giudiziari in ballo nei vari procedimenti che hanno reso la pellicola «off limits» per le nostre sale.
alefulloni
corriere.it
trama
Alfredo è un architetto. Susanna una psicologa. Gente di cultura, gente di ampie vedute. Cinquantenni dall’aria giovanile, dalla battuta pronta e lo sguardo intelligente. Vivono a Roma ma trascorrono i fine settimana e parte dell’estate nella loro casa di campagna all’interno di una tenuta privata. Un giorno Susanna, andando in paese, resta colpita da una giovanissima prostituta che viene umiliata e picchiata da un uomo sulla stradina che porta alla statale. In un attimo la vita di Susanna cambia, ha deciso che vuole salvare quella ragazza. Salvarla per salvare i propri ideali.

DATA USCITA: N.D.
GENERE: Commedia
ANNO: 2011
REGIA: Ivano De Matteo
SCENEGGIATURA: Valentina Ferlan
ATTORI: Elio Germano, Monica Guerritore, Antonio Catania, Victoria Larchenko

PRODUZIONE: X-Film in collaborazione con Solaris Cinematografica
DISTRIBUZIONE: Cinecittà Luce
PAESE: Italia
DURATA: 98 Min
 
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