Belle, ricche e 'disoccupate'. Il Fisco chiede le tasse...

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view post Posted on 18/9/2011, 23:03     +1   -1





Belle, ricche e 'disoccupate'.
Il Fisco chiede le tasse a oltre cento escort di lusso

Domenica 18.09.2011 12:27


Sotto il vestito niente, ma in conto corrente cifre a sei zeri. Tutte giovani e dal fisico mozzafiato, imprenditrici di se stesse, professioniste del sesso, attorniate da decine di clienti facoltosi, capaci di farle guadagnare cifre da capogiro. Incassi fantasma per lo Stato, non tassabili, «investiti» in beni patrimoniali di ingente valore, in auto di lusso e assicurazioni sulla vita, ma anche grosse cifre fatte avere tramite money transfer ai parenti lasciati nel paese d'origine.

E, nonostante ciò, ancora invisibili al Fisco: le escort, formalmente disoccupate o commesse part-time, dichiaravano infatti redditi minimi o addirittura pari a zero. Pur avendo un tenore di vita milionario: Porsche o Jaguar in garage, Rolex al polso, e ville di pregio in città e nelle più note località turistiche.

Le evidenti differenze tra i redditi dichiarati e i relativi indici di capacità patrimoniali non sono sfuggiti alla guardia di finanza di Vicenza che, nell'ambito dell'operazione denominata «Hot nights», notti calde, ha fatto scattare gli accertamenti fiscali sul giro di affari del sesso a pagamento che, a livello nazionale, sarebbe compreso tra uno e cinque miliardi di euro all'anno.
Difficile però quantificare le cifre dettagliate per l'area vicentina o veneta.
Tutto è partito due anni fa, dal sequestro del lap dance di Vicenza, «Plaza», e dall'arresto dei titolari, due fratelli, per induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di parecchie ballerine.
Di lì si è poi passati a setacciare gli annunci di incontri a luci rosse pubblicati in internet e nei giornali locali. E a identificarle: oltre un centinaio, per lo più straniere, dell'Est Europa, del Sud America e dell'estremo Oriente, dai vent'anni fino ai quaranta, che si prostituivano nel vicentino ma anche in altre province italiane.

Signorine d'alto bordo, escort, accompagnatrici. Tutte chiamate ora a regolarizzare la loro posizione con il Fisco, a suon di cartelle e tasse: le incongruenze reddituali evidenziate dai finanzieri sono infatti state portate all'attenzione di nove diversi uffici dell'agenzia delle entrate, con sede in Veneto, Emilia, Lombardia e Toscana, competenti in relazione alle residenze anagrafiche delle interessate.

Alle professioniste del sesso non rimane quindi che attendere il «conto», e rassegnarsi all'idea di pagare per le super evasioni. Alcune, colpevoli, più di altre, di aver fatto le furbe, e di averlo anche fatto sapere. Ree di aver ingenuamente denunciato furti di parecchie migliaia di euro perpetrati magari all'interno delle loro ville, o la sparizione di borsette contenenti preziosi per svariate migliaia di euro.
E ancora, di aver versato regolarmente il canone di affitto ai proprietari degli appartamenti dove accoglievano i clienti, ma senza dichiarare alcunché, oppure, ennesimo caso che riguarda per lo più italiane, di aver documentato o semplicemente affrontato spese folli pur con un lavoretto da impiegata o commessa part-time, quindi con un esiguo stipendio.

Comportamenti che hanno finito per stuzzicate non poco la curiosità delle Fiamme Gialle. È il caso della 40enne italiana che, pur non avendo mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi, nel 2008 ha acquistato un immobile del valore dichiarato di 270mila euro, senza per questo richiedere finanziamenti o mutui. O della giovane dell'Est Europa, da anni in Italia, formalmente senza redditi, disposta a ricevere i propri clienti, indistintamente, in numerose città, come Milano, Roma, Montecarlo, Parigi, New York e, naturalmente, Vicenza.
La stessa che alle forze dell'ordine ha denunciato il furto di gioielli per 100mila euro avvenuto nella sua casa, una villa che le sarebbe stata regalata da un affezionato cliente.

Per non parlare dell'accompagnatrice che, senza redditi dichiarati, ha acquistato, nel giro di poche settimane, prima un'Audi A8 e poi un Range Rover. Vetture molto costose, fatte uscire nuove dalla concessionaria, pagate in un'unica soluzione.
Peccato però che la stessa si sia fatta rubare la borsetta, nella quale teneva un vero forziere: monili per circa 30mila euro.
In particolare un orologio d'oro, un bracciale, degli orecchini e degli anelli con brillanti. Non certo la borsetta di una vera disoccupata e nullatenente. Eppure, incurante delle conseguenze, non ha perso tempo e si è recata dalle forze dell'ordine per denunciare il borseggio di cui era stata vittima.

Non avrà ritrovato la borsetta ma avrà guadagnato di certo un accertamento fiscale e, a breve, una bella lettera dell'agenzia delle entrate che le chiederà conto di tutti quei redditi non dichiarati.

Giovane e dal fisico mozzafiato, ma un po' carente come imprenditrice: oltre alle auto di lusso e ai gioielli da principessa, avrebbe fatto meglio a pagarsi anche un consulente fiscale.
affari italiani.it

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view post Posted on 19/9/2011, 21:01     +1   -1

58Max

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dovrebbero fare la fattura fiscale , esempio : il giorno 19 09 2011 alle ore 13 in una villa a caso diciamo villa arzilla 2 ore di bunga bunga , guadagnato 20000 euro ... :woot: :woot:
 
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