BARLETTA, MORTE 5 DONNE
IN CROLLO PALAZZINA -VIDEO
Martedì 04 Ottobre 2011 - 07:06
La donna tratta in salvo
di Vincenzo Damiani
BARLETTA - Una palazzina di tre piani che si piega su se stessa inghiottendo un opificio al pianterreno e le sue sei operaie. Quattro le donne morte, oltre a una vita spezzata giovanissima, quella della figlia 14enne dei gestori del maglificio. Non doveva essere lì, ma il fato ha voluto che dopo essere uscita prima da scuola sia corsa dai genitori. Due le donne tratte in salvo dalle macerie. Quattro i feriti, fino alla tarda sera.
Una tragedia annunciata che provoca tanta rabbia nei cuori affranti dei 100mila cittadini di uno dei tre capoluoghi della Bat, la sesta provincia pugliese. Sì, perché appena quattro giorni prima del disastro che si è consumato ieri intorno alle 12 e 30, in via Roma, i proprietari della palazzina implosa avevano fatto richiesta ai vigili urbani di un sopralluogo, ritenendo che l’edificio mostrasse cedimenti. «Sentivamo strani scricchiolii», racconta un testimone asciugandosi le lacrime. I tecnici del Comune e i pompieri, lo stesso giorno, avevano fatto il sopralluogo comunicando che era necessaria una verifica tecnica e la messa in sicurezza dell’immobile. Operazioni che sarebbero dovute avvenire proprio ieri, ma l’edificio non ha retto e a mezzogiorno e mezzo ha ceduto. Nel crollo sono state investite nove persone, quasi tutte dipendenti dell’opificio, oltre a due passanti e alla sfortunata Maria Cinquepalmi, 14 anni. La ragazzina, figlia dei proprietari del maglificio, ieri mattina era uscita prima da scuola ed era corsa in negozio per fare una sorpresa ai genitori, che nel frattempo erano andati via. Un panettiere, uno dei tanti volontari che ha scavato tra le macerie, ha raccontato: «Ho salvato una donna a mani nude». Una di loro è incinta, ora è in ospedale. La Procura di Trani ha aperto un’inchiesta: omicidio colposo e disastro colposo i reati ipotizzati dal procuratore Carlo Maria Capristo e dal pm Giuseppe Maralfa. Barletta chiede giustizia.
LE VITTIME. Le vittime sono cinque: una è la figlia quattordicenne dei proprietari del laboratorio tessile, Maria Cinquepalmi, le altre sono le operaie Matilde Doronzo, 32 anni, Giovanna Sardaro, 30 anni, Antonella Zaza, 36 anni e Tina Ceci, 37 anni. Miglior sorte ha avuto una loro collega: Mariella Fasanella, prima di essere trasportata in ospedale, è stata sentita da uno speleologo che le ha chiesto alcune informazioni sui luoghi per poter meglio mirare le ricerche. Un tentativo certosino perchè dall'anfratto creatosi nel crollo, e nel quale erano rimaste le operaie, arrivavano deboli lamenti per guidare la mano prudente dei vigili del fuoco. Più volte è stato chiesto a gran voce a tutti i presenti, tra i quali numerosi curiosi, di fare silenzio perchè nessun grido di speranza, che potesse fare da calamita, si perdesse nel vuoto. Nel crollo sono rimasti feriti anche alcuni passanti, che hanno riportato ferite non gravi e che sono stati accompagnate in ospedale.
TRAGEDIA ANNUNCIATA? Una tragedia dai contorni ancora tutti da accertare ma che ha degli elementi che, se provati, la rendono incredibile. Venerdì scorso, infatti, i proprietari delle due palazzine attigue a quella in demolizione hanno chiesto all'Ufficio tecnico comunale di intervenire per la messa in sicurezza a causa dei lavori di smantellamento del palazzo. Il procuratore della Repubblica di Trani, Carlo Maria Capristo, ha aperto un fascicolo per disastro colposo ed omicidio
leggo.it
che tristezza e rabbia...