Michael Jackson: la foto dopo la morte

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stefy76
view post Posted on 12/10/2011, 23:42     +1   -1




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Michael Jackson: la foto dopo la morte
pubblicato: mercoledì 12 ottobre 2011 da carla



Il processo per la morte (omicidio colposo?) di Michael Jackson è ripreso ieri, 11 ottobre, e la giuria ha visto le foto dell’autopsia del cantante.

Il patologo che ha eseguito l’autopsia su Jackson, Christopher Rogers, ha detto alla giuria che il cantante era sano, non aveva malattie cardiache o anomalie. Rogers ha sottolineato il fatto che, sulla base delle sue scoperte,

“Conrad Murray aveva il controllo [del dosaggio] del Propofol e potrebbe avergli accidentalmente dato troppo medicinale”.

Il dottor Murray si è dichiarato non colpevole di omicidio colposo. Egli affronta il processo che può costargli quattro anni di carcere e la perdita della sua licenza medica.

Il momento comunque più choccante del processo è stato la vista della foto di Jackson nudo su una barella in ospedale (è stata pubblicata da Tmz), foto scattata poco tempo dopo la morte.



da gossip.it e da gossipblog e da Tmz
 
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stefy76
view post Posted on 13/10/2011, 00:06     +1   -1




e questo è l'interrogatorio del dottore
Al nono giorno del processo di Los Angeles, spunta un interrogatorio al medico Conrad Murray, a due giorni dalla morte di Michael Jackson per overdose di Propofol. Il dottore della star spiega che voleva salvare il cantante: "Quando diventai il suo medico, Michael Jackson era già in cura con questo anestetico, il Propofol, ed era anche in grado di somministrarselo da solo". Era il maggio 2009.

Continua Murray: "Michael conosceva tutti i dosaggi, di fronte alla sua insistenza, iniziati a prescriverglielo". La polizia gli chiede con quale frequenza: "Quasi tutti i giorni". Il medico afferma di aver provato a curargli questa dipendenza dal sonnifero: tre giorni prima della morte della popstar, "ho tentato di farlo dormire in modo più naturale".



Murray tenta quindi di ridurre le dosi di Propofol e di somministrargli sonniferi più blandi. La notte tra il 24 e il 25 giugno, quando Michael Jackson era molto impegnato per le prove del concerto, succede però l'imprevisto. Preparando "This is it", che doveva andare in scena a Londra, MJ insiste per riavere il Propofol.

"Mi aveva detto - svela nell'interrogatorio Murray - è importante che io dorma, ho queste prove. E se non dormo, dovrò annullare quelle di domani perché lei sa che se non dormo, non funziono". Il medico, così è riportato nell'interrogatorio, tenta di somministrare al suo assistito un altro sedativo, ma poi è obbligato a somministrargli di nuovo il Propofol, "sotto stretta sorveglianza". "Ho preso tutte le precauzioni - ammette Murray - ho verificato che c'era dell'ossigeno vicino al letto, e l'apparecchio per misurare le pulsazioni. Poi sono andato in bagno". Un'assenza di soli due minuti, confessa il dottore. Alle 11, "quando sono tornato in camera, sono rimasto allibito nel vedere che non respirava più".

Qui comincia il tentativo di salvarlo: "Ho cercato subito il suo polso. Il corpo era caldo e il colorito non era cambiato. Hoi iniziato a praticargli i massaggi cardiaci". Tentativi che non riescono. Neanche la respirazione bocca a bocca riporta in vita MJ. Così Murray chiama l'assistente personale del cantante per avvertire il pronto intervento. Non arriva nessuno, così Murray scende al pianterreno per chiedere aiuto. La guardia di sicurezza, Alberto Alvarez, a quel punto sarebbe entrato in casa e avrebbe seguito Murray: "Gli ho chiesto di chiamare l'emergenza mentre continuavo i massaggi cardiaci". Murray descrive nell'interrogatorio l'arrivo dei soccorsi, il trasferimento all'ospedale di Ucla e la morte del cantante, annunciata nel pomeriggio.

Un interrogatorio che fa però acqua a livello di orari. Secondo Murray tutto si è svolto molto velocemente, alle 11 Michael Jackson non respirava più. L'ambulanza, però, è stata chiamata solo alle 12.20. Murray non dice nulla, infine, sulle tante telefonate fatte tra le 11 e mezzogiorno.

Conrad Murray, se verrà condannato, passerà almeno quattro in carcere. Ma lui continua a professarsi innocente: "Amavo Michael Jackson, era un amico. Mi ha sempre dato fiducia e io volevo cercare di migliorarlo".

 
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affar
view post Posted on 13/10/2011, 15:50     +1   -1




che pena .....
 
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view post Posted on 13/10/2011, 21:27     +1   -1

58Max

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questo e' veramente troppo... le foto non dovevano assolutamente uscire , chi le ha date lo ha fatto x soldi , almeno rispettate i morti ...
 
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3 replies since 12/10/2011, 23:42   33 views
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