Guerriglia 15.10.2011: testimonianza di Fiorella Mannoia

« Older   Newer »
  Share  
^titti^
view post Posted on 15/10/2011, 23:31     +1   -1





Amara verità
FiorellaMannoia_02
"Allora, io c'ero, e ho visto centinaia di di incappucciati, infiltrati tra persone indignate ma pacifiche, armate di spranghe di ferro, caschi e cappucci, spaccando vetrine e incendiando macchine, e ho visto forze dell'ordine cercare di fermarli.

Se vogliamo pensare che a qualcuno facciano comodo questi idioti possiamo anche ragionare, ma armare una guerriglia contro la polizia ditemi a che cosa serve!!!!!
A che cosa, se non a vanificare una protesta imponente?
alla fine, come per Genova non si fara' altro che parlare di questi idioti, e le ragioni dei manifestanti (me compresa) stanchi di questi politici e di questo governo di incapaci saranno vanificate.
Non stento a credere che a qualcuno fa comodo tutto questo, ora come allora.
Ma penso che siamo tutti vittime degli stessi mandanti, societa' civile e poliziotti."

(F. Mannoia)
 
Top
affar
view post Posted on 16/10/2011, 08:34     +1   -1




[QUOTE=
Non stento a credere che a qualcuno fa comodo tutto questo, ora come allora.
Ma penso che siamo tutti vittime degli stessi mandanti, societa' civile e poliziotti."

(F. Mannoia)
[/QUOTE]

condivido -_-

INDIGNATI: ROMA SI SVEGLIA
FERITA -VIDEO ESCLUSIVI.
PARTE LA CACCIA AI TEPPISTI
Domenica 16 Ottobre 2011 - 09:27
med_20111015_indignati_violenze_roma

ROMA - Roma si è risvegliata nel silenzio soffuso della domenica mattina dopo le ore di follia vissute ieri per la guerriglia scatenata dai black bloc durante il corteo degli Indignati. Il ritorno alla normalità per ora è nella fine della violenza, ma le ferite inferte alla città restano. Le strade intorno a piazza San Giovanni mostrano i segni della battaglia ingaggiata da centinaia, forse migliaia di teppisti con le forze dell'ordine. I mezzi della nettezza urbana stanno completando il lavoro di ripulitura iniziato ieri sera al termine degli scontri. Ma restano le auto e i cassonetti bruciati, i tratti di selciato divelti per fare dei sampietrini proiettili, le facciate delle banche, dei negozi e degli alberghi assaltati annerite dal fumo degli incendi. Il conto dei danni è ancora tutto da fare, mentre quello dei feriti è rimasto fermo a circa una settantina, di cui tre gravi, tra black block, manifestanti e forze di polizia. Venti le persone fermate, 12 quelle arrestate: queste ultime cifre sono destinate a salire nelle prossime ore e nei prossimi giorni, quando altri responsabili delle violenze saranno identificati grazie ai filmati delle telecamere e alle testimonianze. La maggior parte dei teppisti hanno fatto ritorno alle città di provenienza e si cercherà di individuarli grazie alla collaborazione con le autorità locali.

UNA GIORNATA DI ASSURDA VIOLENZA Si temeva un nuovo 14 dicembre, è stato peggio. E, su tutto, l'incubo del G8 di Genova, come in un assurdo anniversario delle violenze di 10 anni fa. Roma per un pomeriggio ostaggio di teppisti pronti a tutto pur di portare devastazione: blitz violenti consumati in un crescendo, dalle vetrine rotte e i negozi saccheggiati, fino alla battaglia in una Piazza San Giovanni avvolta da colonne di fumo che hanno oscurato perfino il ricordo delle violenze esplose durante il corteo degli studenti alla fine del 2010, in concomitanza con un voto di fiducia al governo in Parlamento. Allora via del Corso e il cuore della Capitale furono messi a ferro e fuoco. Oggi è toccato a piazza San Giovanni, luogo simbolo di manifestazioni democratiche, che, per almeno tre ore, è stata preda della rabbia nera dei Black Bloc. Il dispositivo di sicurezza deciso dalla Questura ha blindato i palazzi istituzionali - minacciati a dicembre scorso - e il centro storico, Fori e Colosseo compresi, ma non ha potuto impedire che i teppisti portassero la loro guerra fino a piazza San Giovanni, dove il corteo doveva concludersi.

La loro è stata una vera escalation di violenza iniziata con blitz a via Cavour a suon di mazze per sfondare vetrine e petardi per incendiare banche, si è snodata lungo via Labicana, dove è stato dato alle fiamme un ex deposito militare con annessa un'abitazione privata, è arrivata a viale Manzoni e penetrata fino a Piazza San Giovanni. Nell'incendio - ha riferito il ministro della Difesa Ignazio La Russa - un generale in pensione ha rischiato di morire bruciato vivo e si è salvato solo perchè dei vicini lo hanno aiutato a fuggire, insieme alla moglie, con una scala dalla finestra. Fatti avvenuti nonostante le violentissime cariche, gli idranti per spazzare le resistenze, i blindati per distruggere le tante barricate fatte con qualunque arredo urbano: cassonetti, pali stradali, fioriere. Il tutto costellato di auto incendiate, meglio se lussuose, meglio se Suv. Violenza portata fin dentro le chiese, come quella di san Marcellino e Pietro profanata con una statua della Madonna frantumata, e che si è scagliata contro chi ha tentato di ostacolarla, come un manifestante di Sinistra e Libertà e un cittadino, entrambi rimasti feriti.

Poi, una volta arrivati a San Giovanni è stata guerriglia, studiata e giocata anche sui nervi, con blitz e barricate, pali stradali usati come arieti e fionde. E tantissima violenza consumata tra i veri manifestanti terrorizzati, alla fine cacciati dalla piazza. Il fuoco e il fumo vicino alla Basilica del Laterano non si vedevano dagli attentati mafiosi del 1993. La battaglia del 15 ottobre ha avuto a lungo il suo epicentro nei giardini di fronte al sagrato di una delle basiliche più importanti della cristianità. Centinaia di giovani a volto coperto, molti vestiti di nero e con il casco in testa, hanno attaccato a ondate i contingenti di polizia, carabinieri e finanzieri confluiti sul posto.

Hanno attaccato anche i blindati, senza paura. Hanno incendiato un mezzo dei carabinieri assaltandolo quasi a mani nude e costringendo i due militari a bordo a scappare per non finire bruciati. Dietro di sè avevano lasciato una scia di distruzione su via Labicana, viale Manzoni e via Emanuele Filiberto. In quest'ultima, che porta a piazza San Giovanni, il manto stradale in certi punti appariva sventrato per fare dei sampietrini-proiettili. Dietro le vetrate dell'albergo President i turisti guardavano fuori sgomenti. Sul vetro i teppisti avevano scritto 'Kill the President'. Altri cittadini, sconvolti, si erano rifugiati in un portone. Una battaglia durata oltre cinque ore. Una battaglia di posizione con i teppisti pronti ad attaccare ad ogni carica, sempre più determinati e violenti. E i pochi manifestanti rimasti, arroccati sotto la basilica dopo avere tentato di fermare a parole i Black Bloc, urlando 'Vergognà e applaudendo gli idranti in azione. In tarda serata le forze dell'ordine hanno la meglio. I teppisti si disperdono a via Merulana dopo barricate, roghi, un ponteggio in fiamme. La piazza è liberata. A terra restano vetri, sampietrini, bottiglie. A terra resta l'intenzione di una manifestazione pacifica e per un futuro migliore.

12 ARRESTATI PER GLI SCONTRI Sono venti le persone fermate nel corso degli scontri di oggi a Roma e, di queste, dodici sono in stato di arresto. Tra loro giovani di Bari, Trento, Catania, Siracusa, Brindisi e Napoli. Sequestrati molotov e bastoni.

70 FERITI IN GUERRIGLIA ROMA, TRE GRAVI Facce insanguinate, mani tremanti, lo shock e il terrore negli occhi. Una giornata di protesta globale che si trasforma in un incubo. È salito a 70, e potrebbe non fermarsi qui, il bilancio dei feriti durante la guerriglia urbana di piazza San Giovanni, nel giorno degli indignati. Tre sono gravi e ad uno di loro, un manifestante di Sinistra,Ecologia e Libertà, sono saltate due dita a causa di un petardo e potrebbe non riavere più la sua mano integra. «Sto malissimo. Eravamo in piazza per un'Italia migliore,- dice agli amici più cari dal Policlinico Umberto I - e ora sto vivendo un incubo...». All'ospedale da campo dell'Ares 118 montato nel cuore della guerriglia urbana, ai lati di piazza San Giovanni, sono passate 25 persone, tanti giovani. Altre 45 sono state trasportate in ambulanza al Policlinico Umberto I, all'ospedale San Giovanni e al Fatebenefratelli. La maggior parte sono feriti lievi, arrivati al pronto soccorso con escoriazioni e contusioni.

Tre, invece, sono ricoverati in codice rosso: un manifestante di Sel di 52 anni a cui stanno tentando di ricostruire chirurgicamente la mano, un poliziotto colpito al torace e una terza persona che ha riportato traumi multipli. «Ho visto tante brave persone terrorizzate - riferisce Livio De Angelis, direttore della centrale operativa 118 di Roma Capitale che è stato tutto il giorno all'ospedale da campo di San Giovanni -: genitori con bambini che si sono trovati in mezzo agli scontri, stretti tra i violenti. Ho visto una signora esasperata, una manifestante, che incitava i poliziotti a caricare i teppisti. Abbiamo soccorso un ragazzino di 15 anni - prosegue - che era stato travolto e non voleva essere trasferito al pronto soccorso perchè altrimenti non poteva chiamare i genitori. E ho ancora impressa nella mente l'immagine di una ragazza con il volto insanguinato che piangeva in mezzo al fumo e alle fiamme. Non si aspettavano questo inferno...». Tra i feriti c'è anche un 'teppistà, rimasto a terra in piazza San Giovanni dopo gli scontri e dopo poco sollevato da altri ragazzi.

E un clochard, finito per caso in mezzo alla guerriglia e poi, anche lui, al Pronto Soccorso. «Stavamo in via Cavour, manifestando pacificamente quando un gruppo di 30 persone incappucciate, con caschi e bastoni, ha iniziato a scorrere ai lati del corteo con l'intenzione di entrare - riferisce un conoscente del militante Sel ferito alla mano -. Insieme agli altri manifestanti abbiamo cercato di respingerli verso una via laterale e loro hanno iniziato a lanciare bombe carta e dare bastonate. Un esponente di Sinistra Ecologia e Libertà, è rimasto ferito davanti ai nostri occhi, perdendo alcune dita». «Appena abbiamo capito cos'era successo lo abbiamo soccorso ma lui era fuori di sè e gridava - prosegue il manifestante -. Quando i pompieri gli hanno messo l'acqua sulle mani lui si è visto la mano spappolata si è messo a piangere. Urlava dal dolore disperato. Siamo delusi, volevamo una manifestazione diversa, pacifica».

A ROMA TRAFFICO IN TILT E 1.500 CORSE BUS PERSE Sistemi di videosorveglianza e telecamere danneggiate in diverse stazioni metro, 1.500 corse del trasporto pubblico perse, 2.500 limitate e traffico in tilt nel centro della capitale. È un primo bilancio dei danni causati dalla manifestazione degli 'Indignatì a Roma fatto dall'Agenzia per la Mobilità di Roma. Sono stati danneggiati gravemente i sistemi di videosorveglianza (telecamere) nelle stazioni (ma non nelle banchine) delle stazioni metro di Termini e Anagnina. Da valutare i danni subiti alla linea aerea e all'armamento (binari) nelle zone percorse dai tram: Prenestina, Porta Maggiore, san Giovanni, via Labicana e Colosseo. Complessivamente sono state perse 1.500 corse, limitate 2.500, 13 completamente sospese per tutta la durata degli scontri. In totale sono 27 mila i chilometri di servizio persi. La cronaca dell'evoluzione della rete è stata aggiornata su internet in tempo reale sia sul sito Atac che Agenzia della Mobilità. L'effetto sulla rete viaria è stato pesante: traffico sconvolto nelle zone centrali, semicentrali e parte della periferia est e sud. Per agevolare i ripetuti cambiamenti di percorso dei bus sono stati è stato mobilitato il 50 per cento in più del personale ispettivo rispetto ai normali sabati. Tutta la dirigenza Atac del settore operations in strada o in sala operativa. E nei punti nevralgici in campo l'assistenza Atac nei punti nevralgici della rete Rispondi Inoltra. Sulla base di quanto disposto dal Questore di Roma Atac SpA, in occasione della manifestazione, ha lasciato aperte le stazioni metro di San Giovanni, Re di Roma, Manzoni in quanto uniche vie di fughe per sfollare i manifestanti pacifici. Nello stesso tempo ha provveduto a informare in tempo reale, attraverso display e fonia, i passeggeri provenienti da altre stazioni di non fermarsi in quelle stazioni.
 
Top
^titti^
view post Posted on 16/10/2011, 11:33     +1   -1




-_- che tristezza....ste 4 teste di casco!!!!!!!!!!
 
Top
2 replies since 15/10/2011, 23:31   21 views
  Share