Crolla il palco del concerto di Jovanotti

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stefy76
view post Posted on 12/12/2011, 17:11     +1   -1




Al momento dell'incidente una cinquantina di persone stavano lavorando all'interno del Palatrieste. L'impalcatura si è "accartocciata" e le ha travolte con i tubi d'acciaio. Le condizioni di alcuni dei lavoratori destano preoccupazione. Sospeso il tour del cantante. Fiorello: "Lorenzo ti abbraccio"
Palatrieste
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TRIESTE - Una persona ha perso la vita e dodici sono rimaste ferite (alcune gravemente) nel crollo di un'impalcatura all'interno del Palatrieste, dove stasera si sarebbe dovuto svolgere il concerto di Jovanotti. L'incidente è avvenuto intorno alle 14.00, nel momento in cui una cinquantina di operai stavano montando il palco. Le generalità dell'operaio morto ancora non sono state rese note, si sa solo che si tratta di un ragazzo di vent'anni di Trieste. Secondo quanto appreso da fonti sanitarie, i feriti presentano lesioni da traumatismo: uno di loro è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cattinara. Le condizioni dell'uomo sono giudicate da "codice rosso".

Il concerto triestino è stato annullato, mentre l'intero tour di Jovanotti è stato sospeso. La decisione è stata presa dal cantante e dal suo manager Maurizio Salvadori.

La dinamica. Le maestranze stavano montando il palco con l'impianto luci e gli amplificatori quando è avvenuto il crollo. Stando alle prime testimonianze, l'impalcatura si è come "accartocciata" su se stessa. Gli operai che stavano ultimando gli ultimi lavori necessari per il corretto funzionamento della struttura, sono stati investiti dal crollo e alcuni di essi sono rimasti incastrati tra i tubi di acciaio. A crollare sarebbe stato il 'ground support', una impalcatura che viene utilizzata nei palazzetto in cui non è possibile appendere le luci e l'amplificazione direttamente al soffitto. Il ground support copre il palco e alloggia gli altoparlanti e i riflettori.

Sul posto sono intervenuti i soccorsi che hanno trasportato all'ospedale gli operai feriti e la polizia che sta cercando di ricostruire la dinamica dell'incidente.

La struttura sportiva, situata nel rione di San Sabba, adiacente allo stadio "Nereo Rocco", è stata transennata e posta sotto sequestro. Le forze dell'ordine stanno tenendo a distanza giornalisti e operatori televisivi, in attesa dell'arrivo del magistrato di turno. Dagli ingressi del Palasport è visibile l'impalcatura, quasi completata e ripiegata in avanti.

Le reazioni. "Saputo adesso!! Mi dispiace tantissimo.. Ti abbraccio forte Lorenzo!" scrive Fiorello su Twitter rivolgendosi a Jovanotti. "Sono sconvolta da quello che è accaduto durante il montaggio del palco di Jovanotti. Tutta la mia solidarietà, a tutti" scrive Fiorella Mannoia sulla sua pagina Facebook
da repubblica.it
 
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lasted4
view post Posted on 12/12/2011, 17:51     +1   -1




queste cose non dovrebbero mai accedere, con tutte le leggi sulla sicurezza che hanno varato, eppure...mi dispiace moltissimo, vent'anni...:(
 
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stefy76
view post Posted on 13/12/2011, 17:45     +1   -1




Lorenzo "Jovanotti" Cherubini affida alla Rete il suo pensiero sull'incidente a Trieste in cui è morto un ragazzo di vent'anni 1, Francesco Pinna, addetto al montaggio del palco per il concerto dell'artista. E nella nota pubblicata su Facebook, il cantante commenta anche le voci e le polemiche 2 sulla condizione lavorativa degli addetti alle strutture dello spettacolo. "Francesco Pinna è morto costruendo una festa", scrive Cherubini, "La sua morte lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia che abbraccio con tutta la mia forza insieme a tutto il mondo dei concerti e dello spettacolo, che lui amava, come tutti noi".

La nota e le polemiche. Alla morte di Pinna hanno fatto seguito polemiche sulla sicurezza e la precarietà di chi lavora nel settore degli allestimenti degli spettacoli e sugli stipendi di chi lavora "a cinque euro l'ora". In merito, Cherubini descrive la realità lavorativa di Pinna: "I ragazzi come lui non sono in tour con la squadra itinerante, composta di tecnici specializzati, ma lavorano localmente agli allestimenti che passano nella loro città. Aspettano l'arrivo dei camion e fanno la loro parte. Si tratta di lavori di supporto alla squadra itinerante. Questi ragazzi io li incontro spesso quando arrivo al palazzetto e capita che ci si scambi due parole, che ci si scatti una foto".

Cherubini respinge poi le polemiche: "Sono migliaia a fare questi lavori in Italia e spesso sono studenti che non hanno un lavoro fisso e che così si guadagnano qualche giornata. Francesco era uno di loro e aveva tutta la vita davanti a se e questa è la tragedia". Prosegue l'artista: "Le strumentalizzazioni sono fuori luogo e mi feriscono perchè inducono a pensare che nel mio tour ci sia del lavoro nero o sottopagato. Lo so ,e mi e' stato confermato anche in questo caso,che in un tour come il mio (e come tutti i grandi e piccoli tour che girano l'italia) ogni lavoratore locale è assunto con un contratto in regola con le leggi dello Stato".

"Solo dolore sul palco". Cherubini scrive poi che le dinamiche dell'incidente sono ancora da chiarire, e ricorda il ragazzo e il motivo per cui era al Palasport a montare il palco. "Francesco è morto per una fatalità davvero difficile da prevedere. Stamattina le prime indagini degli ingegneri non sono riuscite ancora a capire le dinamiche dell’incidente. E' una tragedia enorme amplificata dal fatto che si stava lavorando per allestire “una festa”, un evento effimero che lascia il dolore e la morte fuori dai cancelli per una sera. E invece stavolta tutto si e' ribaltato e ora c'e' solo dolore sul mio palco distrutto".

"Non c'è approssimazione". Jovanotti scrive che il lavoro di Francesco Pinna era "a giornata" e che il ragazzo "Era assunto con contratto regolare. Io personalmente pretendo sempre che tutti quelli coinvolti anche indirettamente in un lavoro che riguardi la mia musica siano sempre tutelati in ogni forma e anche in questo caso era così", si legge nella nota. Spiega Jovanotti: "Il mondo dei concerti è un settore serio dove non c'è approssimazione e improvvisazione e nei miei tour c'è totale rispetto delle leggi e delle persone. A Trieste si stava lavorando come sempre quando prepariamo un evento. Non c'è giornata in cui una serie di funzionari pubblici non verifichino il corretto montaggio e non si presentino ad approvare i metodi di costruzione della struttura".

Feriti fuori pericolo. "Ho appena saputo che i feriti coinvolti nel crollo sono fuori pericolo", si legge ancora nella nota. "Queste persone sono con me sempre, ci vediamo tutti i giorni per mesi interi. Finito il periodo insieme vanno a lavorare con altri tour importanti. Sono un mondo popolato di poche centinaia di tecnici altamente specializzati che rendono possibile l'esistenza dei concerti e degli spettacoli che ci fanno divertire. Siamo gente seria,appassionata,facciamo una vita e un lavoro gratificato dall’idea di accendere l’entusiasmo e l’emozione del pubblico", conclude Cherubini.



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affar
view post Posted on 14/12/2011, 00:00     +1   -1




sono addolorata per questo ragazzo.. e mi dispiace per Lorenzo che non c'entra nulla...
dice che sono persone qualificate, ma evidentemente non e' cosi' non puo' essere fatalita' una cosa del genere!!!

purtroppo io sono del parere che si affidano il lavori a persone incapaci e poco professionali magari ne hanno anche i titoli ...
e si fanno lavorare le persone senza gli adeguati accorgimenti e garanzie di sicurezza...

non devono succedereeeeeee :angry: e basta...
 
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^titti^
view post Posted on 17/12/2011, 21:07     +1   -1




:(
 
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4 replies since 12/12/2011, 17:11   47 views
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