Prima udienza a Taranto 14 mesi dopo il delitto
10 gennaio, 17:02
TARANTO - E' cominciato oggi nel Palazzo di giustizia di Taranto il processo per l'omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne strangolata ad Avetrana il 26 agosto 2010. In una gabbia ci sono le uniche detenute, Cosima Serrano e sua figlia Sabrina, accusate del delitto. In tutto gli imputati sono nove. Sabrina, ad inizio di udienza, e' scoppiata più' volte in lacrime. Nel pubblico presente anche il sindaco di Avetrana, Mario De Marco. La famiglia della vittima e' in aula. Giacomo Scazzi, Concetta Serrano e il loro figlio Claudio sono giunti poco prima delle 9 accompagnati dai loro legali. In aula c'e' anche Michele Misseri, accompagnato dal suo legale, Armando Amendolito. L'agricoltore di Avetrana e' passato dinanzi ai famigliari di Sarah e ora e' seduto a distanza su una sedia vicino ad una delle due 'gabbie'.
La Corte di Assise ha stabilito, dopo un'ora e mezza di camera di consiglio, che le immagini del processo potranno essere mandate in onda solo dopo la conclusione del processo stesso. Con la stessa ordinanza, visto l'interesse ''particolarmente rilevante'' della vicenda da parte dell'opinione pubblica, la Corte ha autorizzato la ripresa integrale da parte della trasmissione di RaiTre 'un giorno in pretura'. Non potranno essere ripresi dalle telecamere gli imputati Cosima Serrano, Sabrina Misseri, Carmine Misseri, Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano, nonche' testimoni e consulenti che ne facciano esplicita richiesta, come avevano fatto gli imputati. Vietata anche la presenza in aula dei fotografi.
La Corte e' ora riunita in camera di consiglio per decidere su alcune richieste ed eccezioni delle parti. In particolare e' stata avanzata richiesta di costituzione di parte civile dal Comune di Avetrana nei confronti degli imputati Misseri: la procura della Repubblica ha espresso in merito parere favorevole, il collegio difensivo si e' detto contrario. L'avv.Giovanni Scarciglia ha chiesto il giudizio abbreviato, subordinato all'ascolto di tre testimoni, per due imputati, Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano, entrambi accusati di favoreggiamento personale. La richiesta era stata avanzata e respinta gia' in sede di udienza preliminare dal gup Pompeo Carriere. Inoltre, la Corte dovra' decidere su alcune eccezioni sollevate dal collegio difensivo relative all'inserimento di documenti nel fascicolo dibattimentale.
Sono circa sessanta le persone che non hanno trovato posto nell'area riservata al pubblico e sono assiepate dietro le transenne all'esterno del Tribunale. Molti sono anziani, ma c'e' anche una laureanda in giurisprudenza che ha scelto come tesi sperimentale proprio il processo mediatico e le garanzie per gli imputati. Il pubblico si divide in maniera equa tra coloro che credono alla colpevolezza di Michele Misseri e chi pensa che le assassine siano Cosima Serrano e sua figlia Sabrina. ''Vogliamo la verita'. Vogliamo che sia fatta giustizia e che i colpevoli siano condannati'' hanno dichiarato alcune delle persone intervistate dalle emittenti televisive. ''Sono venuto qui' - ha detto un anziano - per vedere da vicino gli imputati. C'e' una bambina che e' stata ammazzata in maniera brutale. Bisogna vedere questa gente come e' fatta. Secondo me sono stati tutti e tre''.
Un gruppo di persone ha anche protestato con cori da stadio all'esterno del tribunale in segno di contestazione nei confronti dei numerosi giornalisti, fotografi e cameramen presenti per il processo. I manifestanti esibiscono uno striscione con
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