Il gelo semina
nuovi morti
Viaggiare al Centro
è un incubo
Il gelo, oltre ai disagi, continua a seminare
vittime in italia. Quattro persone sono state morte per infarto oggi, domenica, mentre
cercavano di spalare via la neve. Preoccupa sempre di più anche la situazione dei clochard: due sono morti a Roma (dove si contano altre due vittime). Di molti non si hanno più tracce, mentre volontariato e forze dell'ordine cercano di rintracciarli e portarli in rifugi per evitare di passare le notti nella neve e sotto zero. Il bilancio resta incerto, probabile che supererà le 8 vittime di ieri, sabato.
GLI OTTO MORTI DI SABATO
Due - Anna Maria Di Cristo, 46 anni, nell'avellinese e Domenico Martino, 62 anni - sono rimasti uccisi sotto una serra e un capannone crollati per il peso della neve caduta. Due scialpinisti, Hubert Leitgeb di 46 anni e suo cognato Lorenz Keim di 43, sono rimasti travolti da una valanga caduta a Passo Stalle, in Alta Val Pusteria, al confine con l'Austria. Nell'Aquilano, un 34enne è morto nella propria auto a causa dell'esalazione
di monossido di carbonio, dopo essersi addormentato senza poter uscire per le condizioni meteo proibitive. Un altro uomo, Carmelo Renzi, 68 anni, è stato trovato senza vita nella propria auto parcheggiata nella piazza di un paese nell'isernino. Una clochard di 48 anni, ucraina, è stata trovata in una baracca a Ostia (Roma), avvolta in un sacco a pelo, e un uomo di origine tedesca è stato rinvenuto all'esterno della rocca medievale di Castiglione del Lago (Perugia).