Afghanistan, morto un carabiniere italiano

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raffa:>
view post Posted on 26/6/2012, 00:19     +1   -1




Afghanistan, morto un carabiniere italiano

Altri due militari rimasti feriti. Versioni differenti dell'accaduto. Gli italiani parlano di attentato. La polizia di Kabul: «Incidente»


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Collepasso in lutto per la morte di Manuele Braj

La cittadina salentina piange la scomparsa del carabiniere in Afghanistan e si stringe intorno alla famiglia. Braj lascia la moglie Federica e il figlio Manuel di 8 mesi


Alle 9 del mattino il termostato già segna 35 gradi, ma a Collepasso, paesino di seimila abitanti a Sud di Lecce, si gela. Lunedì è giorno del mercato settimanale ed è proprio da qui che si diffonde una voce che, con il passare delle ore, diventa drammatica certezza: Manuele è stato coinvolto in un attentato in Afghanistan. Manuele non c’è più. Militare per passione, carabiniere scelto, membro effettivo del 13° reggimento “Friuli Venezia Giulia”, Manuele Braj trent’anni li aveva compiuti a gennaio. Nel 2008 aveva coronato il suo sogno d’amore portando all’altare la fidanzata di sempre, Federica Giaccari, di due anni più giovane. Con Federica viveva a Gorizia, ma quando lui era in missione, la moglie tornava a Collepasso nella casa dei genitori: per questo il quarto anniversario di matrimonio, il 14 giugno scorso, lo avevano festeggiato al telefono come tante altre ricorrenze. Forse, però, questa sarebbe stata l’ultima volta: da quando, otto mesi fa, in casa Braj era arrivato il piccolo Manuel, Manuele pensava di smettere di rischiare la vita
per stare più vicino al bimbo e alla moglie. Un mese fa, poi, non se l’era sentita di dire di no, ed era partito per la sua quinta missione all’estero. Esperienze, quelle nei teatri di guerra, che avevano fatto maturare in fretta Manuele, senza tuttavia strappargli il sorriso, che è quello che di lui rimaneva più impresso. Il pensiero del sindaco della cittadina, Paolo Menozzi, va alle famiglie: “I genitori di Manuele sono persone stimate e laboriose – dice – mentre il suocero è da anni impegnato nel volontariato e nella Protezione civile.

A loro, alla vedova e al piccolo Manuel va l’affetto dell’intera comunità”. “Era uno di noi – racconta un amico – e anche se viveva lontano era sempre presente: su Facebook ci postava le foto del figlio per farci vedere com’era cresciuto. Durante l’estate era una presenza fissa del palio dei rioni: la sua specialità era il tiro alla fune e spesso proprio grazie alla sua prestanza fisica il rione “Bosco” vinceva la competizione”. “Sorrideva e salutava sempre tutti – ricorda il titolare del bar del paese – e se era in macchina suonava il clacson per farsi vedere”. “Tragedie simili si vedono di solito in tv – racconta il cugino Cristian, anche lui militare nel Battaglione San Marco – senza pensare di potercisi trovare dentro e quando capita non sai come affrontare il dolore. Manuele l’ho visto un mese fa, prima che partisse per l’Afghanistan: abbiamo parlato di lavoro ed era molto orgoglioso di far parte dello speciale nucleo addestrativo della polizia afghana”. A Collepasso, il lutto è nei volti e nei cuori dei cittadini.

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Manuele Braj il giorno del matrimonio con Federica Giaccari

Il dolore si divide tra via Da Vinci, dove vivono papà Santo e mamma Anna Braj, e via Pio X, dove abitano i suoceri, Antonio e Antonietta Giaccari. Da dietro i vetri si sentono i singhiozzi di Federica, vedova a 28 anni: pensa al figlioletto, che non conoscerà mai suo padre. Da lei sono arrivati per dare conforto il comandante dell’Arma dei carabinieri, generale Leonardo Gallitelli, il comandante regionale dell’Arma, generale Aldo Visone, e il comandante provinciale, colonnello Maurizio Ferla. La salma di Manuele rientrerà in Italia mercoledì.

vanityfair.it

penso sia giunto il momento di tornare anche subito.... -_-
 
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